Continua la nostra battaglia per i libri e per una biblioteca comunale a Nettuno. Diversi mesi fa, avevo proposto in Commissione Cultura di studiare la fattibilità di una biblioteca comunale al Forte Sangallo. Il discorso era stato velocemente accantonato, probabilmente perché giudicato poco rilevante dalla maggioranza che governa (anzi, che dovrebbe governare!) la città. Continuo a pensare che una città senza una biblioteca fruibile sia una città spenta, che non crede nel potenziale delle nuove generazioni. In un momento storico in cui in pochi hanno l’autorità per insegnare qualcosa, il libro cartaceo può ancora dirci molto, forte del suo autorevole fascino. Qualcuno ha scritto, giustamente, che dal fatto di avere o non avere dei libri in casa, è dipeso il destino di molte persone. Proprio per questo ritengo che quella della biblioteca pubblica sia una grande battaglia sociale e per le pari opportunità. Se una certa politica non ritiene questo un tema cruciale, vuol dire che non punta sulla consapevolezza e sulla libertà degli elettori. Forse in pochi dentro il Palazzo si sono accorti che Nettuno si sta svuotando di giovani. Il fenomeno è facilmente interpretabile: qui non trovano né lavoro né luoghi di condivisione che non siano bar o pub. La quarantena ha dimostrato che abbiamo un bisogno vitale di relazioni e di luoghi fisici in cui condividere passioni e curiosità. La casa del libro sarebbe un primo passo verso quella Nettuno diversa che in molti sognano. A proposito: quali sono le politiche giovanili e culturali che l’Amministrazione ha messo in campo da quando si è insediata? Nessuna. Per queste ragioni, sono stato contattato dal Comitato Civico Democrazia Nettuno (Italia Viva) che, condividendo l’idea di puntare sulla lettura, mi ha affidato 480 firme di cittadini nettunesi che chiedono l’apertura di una biblioteca pubblica. Porterò presto questa proposta in consiglio comunale, forte del fatto che quasi 500 firme sono una voce importante che non può più essere ignorata. Ringrazio Giuliana Di Mico, Stefania Mariola e gli amici di Italia Viva con i quali, nella reciproca autonomia, inizia una proficua collaborazione civica sul tema Cultura.
Antonio Taurelli
Il Patto per Nettuno