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Il Sindaco replica a Mancini e ai 5 stelle: “Gettano fango per visibilità”

Il Sindaco Alessandro Coppola

“Intendo replicare alla vergognosa interrogazione, presentata in Senato dagli esponenti 5 stelle Corrado, Morra, Romano, Vanin, Agrisani, Presutto e Lannutti, su indicazione del consigliere comunale di opposizione Daniele Mancini, che per mera visibilità personale è pronto a gettare fango su una città intera, la città di Nettuno”. Queste le parole del Sindaco di Nettuno Alessandro Coppola che difende l’oprato della sua giunta e la città di Nettuno.
“Il consigliere Mancini – aggiunge il Sindaco – dimostrando di non avere alcuno spessore politico, tenta di screditare l’Amministrazione comunale di centrodestra eletta dai cittadini con delle false accuse. Mancini ha imbeccato i Senatori del partito grillino che a Nettuno prima lo ha nominato vicesindaco e poi ne ha chiesto le dimissioni. Mancini con lo stesso sistema che tenta di utilizzare oggi dall’opposizione, quello delle false accuse, ha macchinato in passato per porre fine alla fallimentare amministrazione 5 stelle, caduta a meno di due anni dal voto sommersa dalle polemiche. Un comportamento che dice molto sulla sua integrità.
Oggi descrive l’assessore Dell’Uomo come “politico navigato e già membro del Consiglio comunale che nel 2005 fu sciolto con Decreto del Presidente della Repubblica 28 novembre 2005”. Un riferimento forzato e ingiustificabile per fare un parallelismo con una situazione che nulla ha a che vedere con i lavori alla chiesetta del Cimitero ma mirato a indurre i cittadini ad una radicata sfiducia nelle Istituzioni comunali.
Quindi i Senatori 5 stelle concludono l’interrogazione chiedendo verifiche ai Ministri di competenza “considerato anche che a Nettuno è accertata l’operatività della criminalità organizzata”.
A Nettuno opera un’Amministrazione eletta dai cittadini, che da 12 mesi a questa parte è impegnata per cercare di far risorgere questa città dal malgoverno e da lunghi commissariamenti.
Accettiamo e accetto ogni genere di critica da parte dell’opposizione il cui ruolo è essenziale in ogni democrazia, come sprone a fare sempre di più e meglio, ma è inaccettabile da parte di un consigliere comunale il voler strumentalizzare una vicenda già chiarita in un consiglio comunale pubblico e su cui stanno indagando le Autorità competenti.
Parlare di operatività della criminalità organizzata in riferimento al tentativo di un assessore di restituire dignità e decoro ad un bene di Nettuno è una grave lesione dell’immagine di questa Amministrazione e di questa città. Stiamo valutando la possibilità di agire per vie legali nei confronti del consigliere Mancini e dei Senatori 5 stelle, a difesa della nostra buona fede e onorabilità e a difesa della città di Nettuno che non merita di essere etichettata in maniera infima, per dare sfogo alle smanie di potere di un consigliere che non accetta l’esito del voto popolare. Il consigliere Mancini, da vicesindaco e Assessore all’Ambiente ha permesso che la chiesetta del ‘600, che oggi vuole “difendere” con questa interrogazione che offende tutti, diventasse un deposito di immondizia pieno di secchioni. Una vergogna per cui ancora non si è scusato”.