Con l’accusa del tentato omicidio una poliziotta della Polizia penitenziaria del carcere di Potenza, è stata condannata a 13 anni di reclusione Rosa Della Corte, 35 anni, di Casandrino (in provincia di Napoli). Si tratta della donna che si guadagnò il soprannome di Mantide poiché nel 2003, all’età di 18 anni, uccise il fidanzato Salvatore Pollasto che allora aveva 24 anni e fu condannata a 18 anni di reclusione.
La fama della Mantide aumentò grazie all’evasione del 22 agosto del 2014, quando non rientrò nel carcere di Borgo San Nicola approfittando di un permesso premio. Fu poi rintracciata due settimane dopo ad Anzio, in compagnia di un ragazzo di Muro Leccese diventato il suo nuovo compagno. Dal carcere di Lecce dove venne anche trovata nella sua cella una lettera scritta da un boss della camorra fu trasferita a Potenza. Qui il tentato omicidio, il 21 dicembre del 2015 che l’è costata la condanna. La mantide è stata ritenuta colpevole del tentativo di strangolamento di una agente penitenziaria.
Con un pretesto la Della Corte ed un’altra detenuta riuscirono ad uscire dalla sala socialità e presero alle spalle l’agente a cui tuttavia non mancò la prontezza: mise una mano fra il collo ed il laccetto e si salvò. Oggi la condanna a 13 anni.