E’ il Sindaco di Nettuno Alessandro Coppola a replicare, dopo tre ore di attesa per la presentazione di due mozioni dell’opposizione modificate nell’arco della mattinata. Una risposta che il Sindaco avrebbe potuto dare anche rispondendo direttamente al punto fissato all’ordine del giorno. “Avrei voluto avere modo di dare spiegazioni due ore fa – ha detto il Sindaco – a partire dal fatto che le gare sono atti gestionali, dei Dirigenti, che nulla hanno a che fare con la giunta che oggi viene tirata in ballo. Ho qui una relazione che ripercorre passo passo l’inter, perfettamente corretto, portato avanti dagli uffici”. Il Sindaco ha ripercorso punto per punto la gara telematica sul portale Mepa, ricostruita punto per punto. La ditta Morasca risultata prima ha chiesto per le vie brevi, la possibilità di fare un sopralluogo nella chiesetta dove era prevista la tinteggiatura. L’assessore Dell’Uomo era presente quando la ditta chiedeva il sondaggio delle pareti, era un sabato e il personale presente concordava proprio con l’assessore il sopralluogo. Il Comune ha anche convocato la ditta, cui sono stati richiesti chiarimenti sull’offerta, e la documentazione fornita è stata ritenuta valida. La ditta quindi è risultata prima e, una volta formalizzati dati e passaggi, gli uffici hanno assegnato la gara. Il sopralluogo della ditta era quindi giustificato e ci sono gli atti che lo comprovano. Per quello che riguarda la questione della Chiesetta va specificato che il bene non gode di tutele della Sovrintendenza questo non vuol dire che non ne abbiamo cura. Si tratta di un edificio storico che ha un vincolo per la sua anzianità e il comune stesso può richiedere tutele ulteriori, in ogni caso quando la ditta è andata a fare il sopralluogo non sussisteva alcun appalto. Con i carabinieri alla tutela paesaggistica abbiamo concordato un sopralluogo, ci sono andato anche io a controllare la situazione. Non ci andavo da anni, la chiesa era da tempo utilizzata come deposito. Ho scoperto una cosa, la parete su cui si stava intervenendo non è quello originale ma si tratta di una federa di recente realizzazione”. Il primo a replicare è stato il consigliere Daniele Mancini che contesta “i documenti che dicono che è tutto a posto non ci sono stati forniti, e il bene è sottoposto alla tutela della Sovrintendenza”. “Non sai neanche che vuol dire tutela – ha replicato il Sindaco a Mancini – i nostri dubbi non riguardano la procedura amministrativa ma la condotta della politica rispetto alla gara”. Il consigliere Mancini ha poi posto nuovamente le domande a cui il Sindaco ha risposto nella sua relazione. Quindi è stata la volta del consigliere Genesio D’Angeli. “Il regolamento del cimitero a cui ha fatto riferimento – ha detto rivolto a Mancini – lo abbiamo discusso in una commissione a cui lei era assente, purtroppo è sempre latitante nelle Commissioni. Si tratta di un regolamento ancora non approvato, quindi non siamo complici di nulla, come lei invece sostiene in un comunicato stampa”. Anche il consigliere Tiziana Ginnetti ha replicato al consigliere Mancini. “Caduta di stile caro Mancini – ha detto – quando ci definisce persone che alzano la mano in consiglio, mentre lei non si presenta nelle commissione dove con le sue intuizioni avrebbe potuto illuminarci visto che noi non capiamo. Lei poi – aggiunge – fa confusione perché il regolamento di cui parla non approvato in consiglio e ad oggi vale quello vecchio. Confonde gli utenti su due diverse situazioni, sulla ditta che vince il bando, lei insinua senza prove che ci siano degli interessi, sia chiaro facce denunce se ha delle prove, le insinuazioni non sono corrette, venga nelle commissioni a farci la lezione, anziché confondere con illazioni persone che vuole convincere delle sue insinuazioni”. Il consigliere Fabrizio Tomei. “Sulla mozione della chiesetta siamo contrari a votare una mozione sul valore di un assessore, giudicarlo spetta al Sindaco. Siamo nella piena legalità ed è questo che conta, abbiamo la massima fiducia nel Sindaco. Per la delega all’ambiente che abbiamo chiesto specifico che non è questo che vogliamo ma vogliamo mantenere alta l’attenzione su dieci possibili licenziamenti. Confermiamo piena fiducia al Sindaco”. Il consigliere Marchiafava ha replicato a Tomei invitando “alla coerenza il partito che ha chiesto la delega all’ambiente, ma cambiare idea è legittimo. L’unica cosa che vorrei chiedere è com non si può considerare bene storico una chiesa del 1600 e come il Ministero non abbia dato una risposta tempestiva e io penso che non avrebbe consentito di fare quello che ho visto nel video di Mancini”.
E’ il Sindaco a replicare prima al consigliere Mancini e poi a Marchiafava. “Gli atti di gara pur se secretati sono pubblici per tutti lei sa bene come funziona il Mepa, per quello che riguarda la Sovrintendenza è automatica anche su opere che non hanno valore, ma sarà mia cura che il lavoro venga fatto sotto il controllo degli esperti e fare una ricognizione e una valutazione sui beni storici del comune per capire come intervenire. In merito alla chiesetta c’è una fodera di forati, recentissima, e se peccato c’è stato è stato veniale. Ti invito a visitare la chiesa. Infine, ci tengo a dire che la giunta in questa situazione non c’entra nulla”.