“Non ci stancheremo mai di ripeterlo. La Regione Lazio non chiuderà il reparto Ostetricia e Ginecologia. Probabilmente alcuni nostri cittadini sono sempre più convinti che facendo del rumore la politica abbia più vigore e il popolo ne sia felice. Noi invece preferiamo continuare nella nostra maniera: informando i cittadini e utilizzando una modalità di comunicazione semplice, puntuale, corretta e soprattutto vera. Nel nostro comunicato del 20 maggio avevamo chiaramente informato i cittadini di Anzio e Nettuno su quali erano state le motivazioni che a Marzo hanno portato la chiusura temporanea del reparto di Ostetricia e Ginecologia, ovvero garantire ad ogni donna che doveva partorire le indispensabili condizioni di sicurezza, considerata l’emergenza COVID 19. Era possibile raggiungere tale obiettivo solamente istituendo un reparto di maternità COVID strutturato per ogni paziente, che rispettasse i parametri di sicurezza. E così è avvenuto: per tutto il territorio di Roma Sud è stato definito il reparto di ostetricia presso il Nuovo Ospedale Castelli Romani – NOC. Ricordiamo inoltre che anche nel comunicato del Senatore Bruno Astorre (datato 22 maggio) venivano elencate le motivazioni, da noi già precedentemente esposte, relative alla chiusura dei reparti di Ostetricia e Ginecologia. In tale comunicato inoltre il Senatore precisava che, nonostante le direttive del ministero della Salute e nonostante la criticità relativa al numero dei pediatri, la Regione Lazio avrebbero messo in condizione la Direzione Generale della Asl Roma 6 di stipulare, per molti mesi, convenzioni con la Fondazione Bambino Gesù e con l’Azienda Ospedaliera-Universitaria Sant’Andrea rendendo così possibile l’apertura del reparto. E così è stato. Sempre nello stesso documento, il Senatore ha anche specificato che al termine dell’emergenza Covid 19 verranno espletati 2 concorsi pubblici banditi per pediatri e neonatologi, uno in associazione con altre Asl, e uno della Sola Roma 6. Pertanto coloro che questa mattina hanno manifestato davanti l’Ospedale “Riuniti Anzio e Nettuno” avrebbero potuto tranquillamente trascorrere una piacevole mattinata al sole, essendo la “protesta” totalmente inutile dato che la Regione Lazio non ha nessuna intenzione di chiudere i reparti di Ostetricia e Ginecologia. Avrebbero inoltre evitato di fare facile propaganda politica e soprattutto di insinuare informazioni false e tendenziose”. Questa la nota del Pd di Nettuno.