Home Politica Lina Giannino del Pd: “Sindaco despota e maggioranza sbrindellata”

Lina Giannino del Pd: “Sindaco despota e maggioranza sbrindellata”

Lina Giannino

“Oggi, dopo tre mesi di chiusura legata alla Pandemia da Coronavirus, si è riunito il Consiglio Comunale con un ordine del giorno basato principalmente su variazioni di bilancio derivanti dalle varie attivita sociali. Ci saremmo aspettati un Consiglio ricco di proposte per la città, proprio perché sia la maggioranza sia l’opposizione erano state lontane dalla scena politica per tanto tempo. Invece, con grande meraviglia, la maggioranza si è presentata spaccata con ben otto consiglieri in meno, rivelando ancora una volta che il ‘Capitano’ non è sorretto più dalla sua squadra, come già avevamo scritto in passato”. Lo scrive in una nota stampa il consigliere del Pd di Anzio Lina Giannino.  “Il Pd risponde all’appello in aula – aggiunge il consigliere – per presentare una richiesta importante per la Città che riguardava la nomina del Cda della Capo d’Anzio e per evidenziare le molteplici inadempienze da parte del socio di Maggioranza. Le mancanze sono numerose, a partire dal mancato pagamento dei canoni demaniali alla Regione Lazio di 700 mila euro, dal mancato reintegro per il possesso delle quote al loro valore nominale, dal mancato controllo da parte del socio maggioritario, da un bilancio disastrato e per finire, alle tanto discusse ‘nomination’ nel consiglio, con curricula a dir poco ‘variegati’. Alla luce di tutto ciò, la sottoscritta chiede al Presidente generale Marchetti di venire in Consiglio Comunale e relazionare alla città lo stato d’arte della Capo d’Anzio spa, lo stato finanziario della stesa e la progettazione e attuazione delle opere previste. Dopo tale richiesta, la scrivente abbandona l’aula, senza votare, e lascia il Consiglio Comunale per non essere tacciata di sostenere questa maggioranza ‘sbrindellata’. Ancora una volta il Re viene attaccato dai suoi stessi sostenitori, che lo descrivono come un ‘despota totalitario’. Sono loro che ricattano il sindaco? E se così fosse, quali sono le richieste presentate a cui il primo cittadino non risponde? La città attende lumi”.