“Leggo, da un comunicato congiunto dei partiti di maggioranza, che l’amministrazione di Nettuno è pronta ad accogliere le istanze di tutte le categorie produttive in questo momento di difficoltà.
Ciò avverrà il giorno 7 maggio alle 17 in un incontro concordato con le rappresentanze di categoria. Lo stesso comunicato prosegue informando che l’amministrazione tutta sta lavorando incessantemente per dare risposte alle categorie produttive della città.
Mi corre il dovere, sia come consigliere comunale che come membro della commissione “attività produttive”, di dissentire riguardo tali dichiarazioni in quanto, sin dall’inizio della problematica Covid19 e fino ad oggi non si sono mai affrontate seriamente tali problematiche”. Lo scrive in una nota stampa il consigliere comunale di opposizione del Pd Marco Federici.
“A tal proposito mi preme porre in evidenza che la commissione “Attività produttive” non si riunisce dal giorno 23.10.2019. Vorrei a questo punto, quindi, conoscere la posizione al riguardo e sollecitare un commento da parte del Presidente di detta commissione, il consigliere Genesio D’angeli, al fine di conoscere e rendere pubblico il suo parere circa questa palese ed evidente mancanza di interesse rispetto a temi che la commissione preposta a queste funzioni, fondamentale per il tessuto socio economico della città, dovrebbe affrontare nel quotidiano e, a maggior ragione, in momenti di emergenza, anziché rimanere dormiente ed inattiva. Il giorno 23 marzo, nello spirito collaborativo che abbiamo deciso di intraprendere durante questo buio periodo di pandemia, ho avanzato proposta tramite PEC per l’istituzione di un tavolo programmatico dove poter affrontare (anche in modalità “virtualizzata” via web) i problemi riguardanti l’apertura delle attività nel periodo post lockdown, nel tentativo di dare organizzazione al settore e prevenire eventuali problematiche e criticità.
Tutto ciò non ha ricevuto seguito alcuno, né cenno di recepimento è stato restituito da chi di dovere. Sono fermamente convinto che, oramai, sia alquanto tardivo iniziare a capire come e cosa si dovrebbe e si potrebbe fare. Purtroppo mi duole constatare ancora una volta che la programmazione non è assolutamente appannaggio di questa amministrazione, che si trova ad operare in emergenza ed a posteriori, a discapito dell’efficacia e dell’efficienza, lasciando un settore vitale per gli equilibri e l’economia del nostro paese al suo destino con l’unico sussidio dell’improvvisazione e dell’approssimazione”.