“Riteniamo che nel momento in cui la politica di maggioranza definisce ‘populiste’ le richieste di una categoria del territorio in grave difficoltà non merita alcuna ulteriore risposta”. Lo scrivono in una nota stampa i consiglieri comunali di opposizione a Nettuno, Daniele Mancini e Simona Sanetti a seguito della polemica sorta nei giorni corsi rispetto alla categoria dei parrucchieri. Il consigliere Sanetti si era fatta portavoce della categoria, consegnando in Comune le chiavi di alcune attività del settore e facendosi fotografare nell’atto della consegna con il vicesindaco Alessandro Mauro e l’assessore Camilla Ludovisi. Al gesto il centrodestra ha replicato con una nota stampa in cui, senza farne il nome, si accusa il consigliere Sanetti di strumentalizzare la categoria per visibilità personale.
“L’odio personale – aggiungono Mancini e Sanetti in una nota stampa di replica dai toni accesi – il detto e non detto, scritto di nuovo senza fare nomi, rappresentano quanto di più basso e distante c’è dal sapere agire per una comunità. Giudicare e attaccare, senza il conoscere la realtà dei fatti e senza informarsi, è qualcosa di inaccettabile per chi in questo momento dovrebbe occuparsi solo di pensare alla disastrosa situazione economica e sociale. Una politica territoriale scollegata da quella sovracomunale, lontana dai loro stessi rappresentanti regionali e parlamentari che in questi giorni stanno portando avanti, con le stesse modalità la voce e le medesime iniziative che riguardano anche le categorie presenti sul nostro territorio. Attaccare gratuitamente e voler limitare le libertà dei singoli è ormai un classico di chi governa, pensando di comandare anche al di sopra della legge, la città. Sta diventando qualcosa di preoccupante e pericoloso. Forse oggi la maggioranza avrebbe dovuto spiegare alla città cosa sta avvenendo alla chiesa del ‘600 del cimitero civile. Capiamo l’imbarazzo, ma non possiamo accettare un ennesimo attacco al solo fine di offuscare un’altra preoccupante responsabilità politica e non solo, di questa maggioranza: è sotto gli occhi di tutti la gravità di quello che sta accadendo, un intervento non qualificato e non autorizzato su un bene comunale storico-artistico tutelato, nel silenzio totale. La fase 2, così come la fase 1, ancora non riuscite a farla partire ma evidentemente (non) sapete dove mettere le mani. Il problema è che la mano destra non sa quello che fala sinistra. O si?”.
Per dovere di cronaca è bene precisare che oltre al centrodestra anche una parte dei parrucchieri che hanno aderito alla protesta nazionale hanno preso le distanze dalla consegna delle chiavi in Comune da parte del consigliere Sanetti.