Home Politica Sanificazione, l’opposizione del Comune di Nettuno: “Qualcuno resterà fuori”

Sanificazione, l’opposizione del Comune di Nettuno: “Qualcuno resterà fuori”

Gli ex consiglieri di opposizione di Nettuno

E’ senza dubbio degna di nota la delibera con la quale l’amministrazione di Nettuno stabilisce di caricarsi i costi della prima sanificazione delle attività, ma a nostro avviso purtroppo avrà scarsa efficacia e rischia anzi di fare figli e figliastri.
Sarà impossibile garantire a tutti di avere una sanificazione effettuata per tempo e metterà gli uni contro gli altri quelli che l’avranno ricevuta e quelli che invece si sentiranno discriminati perché per il 4 maggio non l’avranno ancora ottenuta.
Con il rischio inoltre che si possa creare una sorta di sospetto che gli amici degli amici possano aver avuto la sanificazione in via preferenziale. Questo anche perché la delibera risulta carente di un criterio obiettivo di scelta.
Da parte nostra avevamo proposto al sindaco una via diversa, ovvero quella di quantificare il costo di una singola sanificazione e far scegliere poi alla singola attività se riceverla direttamente dal comune oppure sottrarre quella cifra dalle prime tasse comunali da pagare. Questa via avrebbe consentito la libertà per chi ha una attività di affidarsi a chi meglio crede e con le tempistiche che più sono confacenti al proprio esercizio commerciale. Inoltre si sarebbe avuta la possibilità per tutti di avere la stessa opportunità di ripartire, a pari condizioni, il 4 maggio senza dubbi o sospetti, che in questo periodo drammatico sono quantomeno probabili.
Dispiace, che la nostra proposta, che riteniamo sensata e di facile applicazione, non sia stata presa in considerazione dall’amministrazione comunale, non sappiamo se per partito preso o per la fretta di apparire, ma questo non ci fermerà dal seguitare a sottoporre le nostre idee e le nostre soluzioni per tutta la fase 2 ed oltre, perché la nostra politica avrà sempre come unico obiettivo i nostri concittadini e la nostra amata città”.

Così in una nota stampa i consiglieri Roberto Alicandri, Antonio Taurelli, Marco Federici e Waldemaro Marchiafava.