Era fissata ieri, 28 aprile, l’udienza al Tribunale della famiglia per decidere sull’affidamento dei due figli minori di un’infermiera di Anzio che erano rimasti con il Padre dopo le vacanze di Pasqua. E il Tribunale li ha restituiti alla donna che, per eliminare ogni possibile rischio, ha dovuto in via temporanea rinunciare al suo lavoro.
Il padre dei bambini sosteneva che il lavoro della ex moglie, infermiera all’Ospedale di Anzio in un reparto no Covid, la esponesse al contagio ed esponesse i bambini a dei rischi. La donna, che si è vista togliere i due bambini, ha reagito scrivendo una lettera al Presidente della Repubblica Mattarella (che ha risposto esprimendo la sua vicinanza alla donna in un momento di dolore, ma confermando che i giudici agiscono nell’esclusivo interesse dei minori) e sostenendo di non poter essere penalizzata nel ruolo di madre perché svolgeva il suo lavoro.
Alla fine il Tribunale, che non ha mancato di stigmatizzare il modo in cui la notizia è stata diffusa sulla stampa, ha restituito i figli alla donna poiché questa ha deciso di evitare ogni rischio prendendosi una pausa dal lavoro. (dr)