La mamma infermiera di Anzio, a cui il Tribunale di Velletri ha tolto i figli che aveva in custodia congiunta con il marito da cui è separata, fino a fine emergenza Covid 19, ha ricevuto il sostegno della Direzione generale dell’Ospedale di Anzio. La donna ha fatto presente ai suoi avvocati di non essere ‘in prima linea’ nella lotta al virus e le sue affermazioni sono state suffragate da una lettera di Ciriaco Consolante, che le ha inviato in segno di solidarietà ecome attestazione legale. “Gli utenti che dovessero presentarsi al pronto soccorso – scrive il dirigente – con sospetto di malattia virale sono visitati all’esterno della struttura da medici e infermieri del reparto”. E ancora: “Il ‘percorso febbre’ è spazialmente separato da quello destinato ad altri utenti”, “tutto il personale sanitario è fornito da dispositivi di protezione individuale”; inoltre, “l’attività’ chirurgica presso l’ospedale di Anzio è ridotta ed è limitata alle urgenze e a interventi su pazienti oncologici giudicati indifferibili”. Alla lettera del direttore Asl si è aggiunta anche la solidarietà dell’Ordine degli infermieri di Roma. La speranza è che queste attestazioni possano far si che la donna torni a vedere i suoi figli di dieci anni il prima possibile e li riporti nella casa materna.