Home Politica Marinaretti rimessi a nuovo, ecco il progetto del Comune di Nettuno

Marinaretti rimessi a nuovo, ecco il progetto del Comune di Nettuno

La Riviera Guido Egidi, ossia la zona dei “Marinaretti” di Nettuno, una delle zone più belle di litorale tra Anzio e Nettuno, che affaccia su tutta la cittadina del Tridente e sul porto di Anzio, potrebbe cambiare volto. Infatti, l’Amministrazione guidata da Alessandro Coppola di Nettuno ha approvato un progetto di fattibilità per riqualificare l’intero tracciato compreso tra il confine con Anzio e Punta Borghese.
Si tratta di un’idea ambiziosa, per la quale l’ente punta a investire ben 1.466.090,41 euro: tali risorse dovrebbero arrivare, in caso di accoglimento della richiesta di finanziamento, dalla Regione Lazio, visto che la compartecipazione del Comune ai lavori sarebbe di “soli” 146.609 euro. Il Comune ha aderito al bando regionale per la riqualificazione del litorale proprio per restituire decoro ad uno dei suoi punti più belli e dimenticati.

I punti centrali del progetto elaborato dagli architetti Fabrizio Bettoni, dirigente comunale, e Roberto Leto tecnico dell’ente, riguardano il rifacimento totale del marciapiede e la costruzione di una nuova passeggiata dotata di piazzole di sosta con panchine ed elementi di arredo; in più saranno sostituiti tutti i platani che attualmente risultano essere la causa del dissesto del marciapiede. Lo studio di fattibilità prevede il rifacimento del pontile esistente e il restauro completo del Monumento alla Pace Universale di Amerigo Tot, in uno stato di deperimento avanzato, col rischio concreto che l’opera possa scomparire per sempre. Interessante anche la nuova area parcheggi: la loro razionalizzazione consentirà di avere 56 posti auto (tre dedicati ai disabili), 58 posti per le biciclette e 19 posti per motocicli. Prevista anche la nuova illuminazione: saranno installati 14 “pali intelligenti”, che oltre al servizio pubblico saranno utili anche per la rete WiFi e l’installazione di sensori di rilevamento ambientale (quali sensori meteo o di inquinamento ambientale). Infine, spazio all’installazione di tre colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.