“Alcuni cittadini, non senza apprensione, ci hanno segnalato le dichiarazioni social del presidente della Proloco di Nettuno Marcello Armocida e padre del consigliere della Lega Martina Armocida, invitare i consiglieri comunali a creare “un elenco di persone indigenti” per iniziare a dare contributi o buoni del comune. Solo ai controlli successivi, scrive Armocida, “si potrà verificare e c’è chi ha aiutato chi è misero o chi è miserabile”.
Per noi di Nettuno Progetto Comune non è questo un metodo né etico né valido. Le persone che hanno bisogno sono note, almeno in parte ai Servizi Sociali, e le altre faranno richiesta sotto la propria responsabilità dei sussidi previsti.
Non è ammissibile dover essere ‘conosciuti’ dai consiglieri comunali come requisito per accedere agli aiuti del comune, con il rischio concreto di privilegiare gli ‘amici degli amici’ e lasciare fuori chi ha bisogno ma non conosce nessun esponente politico. Siamo certi che il Comune di Nettuno aiuterà chi ha davvero bisogno di questo contributo alimentare, come concordato ieri nella riunione a cui abbiamo partecipato con tutti i rappresentanti del consiglio comunale. L’orientamento condiviso andava in altra direzione ma dispiace sempre leggere proposte completamente slegate da regole valide sempre e per tutti.
Ci auguriamo, così come abbiamo proposto ieri, che verranno adottati criteri di assegnazione validi e giusti per la comunità, garantendo priorità alle situazioni più gravi e disagiate, alle famiglie più numerose e bisognose, a quelle con soggetti disabili ma soprattutto a quelle che non hanno nulla da mettere in tavola per la cena.
Noi come sempre vigileremo”. Lo scrivono in una nota stampa i delegati di Nettuno progetto comune.