Vertice in comune a Nettuno questa mattina alle 11 per discutere dell’emergenza coronavirus e di come distribuire gli aiuti della Regione e del Governo ai cittadini in difficoltà. Ad aprire l’incontro, che si è svolto nella sala Serra al primo piano del palazzo comunale, alla presenza dei delegati di tutti i gruppi politici, sia di maggioranza che di opposizione, il Sindaco Alessandro Coppola. Il primo cittadino ha preso la parola per fare il punto della situazione ma ha anche voluto chiarire alcune cose in merito alle polemiche sollevate nei giorni scorsi dai consiglieri Mancini e Sanetti, comprese le modalità della riunione stessa. “In questi giorni di dura emergenza – ha detto il Sindaco – non ho avuto il tempo e francamente neanche la voglia di seguire sterili polemiche politiche sui social o altrove. Voglio dire che quella di oggi è una riunione operativa e non politica, in cui serve il contributo di tutti per trovare soluzioni per i cittadini, se volete fare politica, se cercate visibilità o fare i protagonisti non è questo né il momento né la sede. In merito a chi chiede che la seduta sia trasmessa e altro la mia risposta è che le regole le faccio io e ogni pretesa è fuori luogo”. A rispondere il consigliere Mancini che si è sentito chiamato in causa e che ha replicato sempre polemico. “Se questa è una riunione tra amici al bar io vado via, serve che la seduta venga verbalizzata non sono accettabili situazioni approssimative”. “Caro Daniele – ha replicato il Sindaco – contrariamente ad altri sono io che ho voluto un confronto con tutti, anche con te che puoi dare un aiuto prezioso ma alcune richieste sono fuori luogo e l’unico atteggiamento accettabile qui oggi è quello della collaborazione. Se hai proposte da fare mettile sul tavolo ma ricordati che qui nessuno può partire dal presupposto che la sua proposta è migliore dell’altra e che deve prevalere”. Mancini ha replicato ancora polemico. “Siamo qui a dire la nostra e poi sei tu che decidi Sindaco? Dillo subito”. “E che vuoi decidere tu?” ha replicato il Sindaco.
Dopo un avvio polemico si è entrati nel merito di alcune questioni, tra cui il modo in cui distribuire le risorse destinate a chi vive un momento di difficoltà.
“Se dobbiamo parlare solo di questo – ha detto ancora Mancini – io dico la mia e poi mi alzo e me ne vado. Pensavo che dovessimo parlare dell’emergenza e delle cose da fare più in generale e non solo della distribuzione dei fondi a chi ne ha bisogno”.
Quindi altri consiglieri sono intervenuti chiedendo al Sindaco e alla Dirigente ai Servizi sociali Margherita Camarda, che il primo cittadino ha definito “una colonna del Comune in questa situazione di emergenza” di fare il punto su le prime iniziative già messe in campo. Dopo la relazione sullo stato dell’arte si è tornati a discutere delle modalità di distribuzione degli aiuti. Sono al vaglio voucher e pacchi per chi ha necessità e ne può fare richiesta tramite diverse vie, compresi i numeri di telefono del comune (pubblicati sul sito del comune e sulle locandine) per comprare beni di prima necessità e medicinali. Queste le situazioni di emergenza da fronteggiare oggi.
Mancini ha proposto la creazione di un tavolo per vagliare le domande degli aventi diritto per verificare che non ci fosse nessuno pronto ad approfittare della situazione, ma il Segretario comunale, anche ‘disaster manager’, ha fatto presente che oggi possono trovarsi in crisi anche persone che ‘non hanno i requisiti’ e che chiedono aiuto spesso con difficoltà e che lo spirito dello stanziamento dei fondi è quello di dare aiuti a più persone possibile, anche chi non ha mai chiesto aiuto prima e che magari è in difficoltà solo perché ora non lavora. Il consigliere Taurelli, con molto tatto, ha fatto presente che era importante stabilire la platea di riferimento per non correre il rischio di lasciare qualcuno fuori dagli aiuti. Diverse le proposte sul tavolo tra cui l’Amministrazione ora dovrà scegliere.