Questa lettera è stata scritta da una mia collega, Martina Giusti, ostetrica dell’ospedale di Anzio. Racchiude il pensiero di tutti gli operatori sanitari (medici, infermieri, ostetriche, caposala, primario).
Chiedo a tutta la popolazione e alle autorità comunali di Anzio e Nettuno di far sentire la nostra voce. Dobbiamo tornare a far nascere i “nostri” e i “vostri” bimbi. Francesca De Renzi
E così eccoci qui… la mia ultima notte di servizio in questo reparto, in questo ospedale. Chi dice sia temporanea…. chi no. Questione dell’emergenza Covid oppure questione di numeri. Si, numeri…. questo ospedale non fa più numeri nell’ambito delle nascite. Eppure qui noi di “numeri” ne abbiamo fatti tanti: momenti di gloria passati di cui tutti abbiamo esultato e per cui siamo stati il terzo ospedale nel Lazio per il minor numero di parti cesarei. Poi momenti di tristezza, perché pian piano ci hanno “spogliato” di mezzi e a volte anche di morale. Ma ci siamo stati sempre… abbiamo sostenuto, accolto, gioito con tutte le mamme per la nascita dei loro bambini. Con tante di loro siamo rimaste in contatto, tante di loro sono tornate a partorire di nuovo ad Anzio. Loro, di contro, ci hanno donato un amore ancora più grande. E allora stanotte, in questa mia ultima e speriamo momentanea notte di servizio, voglio ringraziare, oltre a tutte le Mie colleghe e colleghi, proprio tutte voi che nel tempo ci avete scelto e sostenuto. Grazie per averci permesso di condividere con voi le vostre gioie, le paure, la felicità insita in quel momento in cui nasce un bambino, nel momento in cui nasce una famiglia…Grazie! Io spero, come tutti voi, possa finire al più presto la situazione di emergenza mondiale e che altrettanto presto noi si possa tornare in questo ospedale a far nascere i “nostri”, i vostri bimbi…Buona fortuna a tutte…. e buona fortuna a noi! Martina Giusti
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.