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L’avvocato Cesarini scrive al Premier: Fai comprare i colori ai bambini

L’avvocato Cesarini, ex Presidente della Poseidon di Nettuno, ha scritto al premier Conte per chiedere di sbloccare lo stop alla vendita dei prodotti di cartoleria e in particolare ai colori per i bambini che dopo 15 giorni sono rimasti senza e ne sentono la mancanza.

 

Al Presidente del Consiglio Avv. Giuseppe Conte Presidente e Caro Collega, nessuno meglio di Lei è a conoscenza delle difficoltà che ogni cittadino sta affrontando nel rispondere in maniera più aderente possibile ai suoi provvedimenti, sacrosanti per la tutela della salute di ciascuno di noi. Ammetto che ogni qualvolta sia stata disposta una più stringente azione alla libera circolazione ho avuto un senso di soffocamento; la libertà a cui siamo stati educati è talmente preziosa che ogni atto che la comprime diventa un simulacro di prigione; resta tuttavia ferma la convinzione che sia necessario perché la nostra Italia possa tornare a vivere, pertanto resistiamo a casa, lontani come Lei ha detto per essere più vicini domani. Nel provvedimento con il quale si ordinava la chiusura delle attività commerciali non essenziali sono rientrate anche le cartolerie e di conseguenza anche le grandi catene di distribuzione hanno dovuto interrompere la vendita nei reparti che trattano colori, penne, quaderni, toner per stampanti e tutto ciò che è strumentale alla parte anche giocosa della crescita dei bambini, ritengo per ovviare ad un principio di non concorrenza anche se in fase di emergenza. Dopo quasi quindici giorni dalla serrata è sempre più frequente la richiesta, nei social o anche nei supermercati, di acquisto di beni di cancelleria, Le sembrerà un problema di poco interesse eppure, nel leggere tutte queste istanze è evidente come sia, probabilmente perché interessati da problemi ben più seri, sfuggita la necessità di dare prosecuzione ludica e didattica ai nostri figli frequentanti la scuola primaria e gli asili, con tutti gli strumenti possibili; ritengo necessario garantire ai più piccoli cittadini di questo nostro meraviglioso Paese una prosecuzione serena di permanenza in casa, facendoli studiare e giocare esprimendosi anche con colori e pennarelli, come le recenti linee guida sulla scuola primaria e dell’infanzia richiedono. Questa mia richiesta, finalizzata a richiederLe di permettere almeno alle grandi catene di distribuzione la vendita in deroga degli strumenti di cancelleria, Le sembrerà anche inopportuna per la moltitudine di problemi che la stanno preoccupando, eppure sono certo che nel principio per il quale nessuno deve rimanere solo si vogliano comprendere anche i bambini, i piccoli, quelli che stanno soffrendo un isolamento forzato anche per responsabilità di alcuni adulti. Ho sincera speranza che negli affanni del suo operato vorrà cogliere questa richiesta con la stessa semplicità con cui gliela rivolgo, Lei ci ha invitati al buon senso ed io, me lo permetta, La invito ad un gesto di tenerezza e di riconoscimento degli interessi di un folto gruppo di piccoli cittadini; l’educazione alla convivenza civile credo passi anche attraverso il riconoscimento degli interessi di ogni singolo soggetto che di quella comunità debba far parte. Pensare ai bambini per dieci minuti spero le abbia riportato il sorriso sul volto. Con stima, buon lavoro Presidente.

Gianluca Cesarini