La sanità di Anzio e Nettuno è in emergenza da tempo, nessuno ha dimenticato il consiglio comunale congiunto per salvare l’ospedale del litorale in cui Narciso Mostarda aveva dato alle città e ai Sindaci ampie rassicurazioni sulle funzionalità della struttura semi distrutta da tagli assurdi, con pochi posti letto, poco personale, e la volontà i dirottare l’utenza locale altrove. Tra i reparti a rischio la chirurgia (dopo i recenti pensionamenti ridotta all’osso) ma soprattutto Pediatria, per assenza di medici, e ostetricia, con i parti ridotti al minimo dopo anni di continui tagli. Ora la Asl ha colto l’occasione, come è già accaduto all’ospedale di Velletri, di chiudere i due reparti a tempo indeterminato, motivando la scelta con la necessità di fronteggiare l’emergenza coronavirus. Una decisione che non ci sembra condivisibile, proprio in un momento simile, che porterebbe le persone a doversi muovere fino ai Castelli per far nascere i propri figli. Perdere sul territorio un simile servizio è inaccettabile. Si attende la voce dei Sindaci con cui il Direttore Mostarda si rapporta ogni giorno e a cui pare non abbia dato comunicazione di questa decisione. (dr)