“Ho firmato l’ordinanza con cui la Regione Lazio, tra i vari punti, riorganizza gli orari di apertura degli esercizi commerciali (quelli autorizzati dal Dpcm con eccezione di farmacie e parafarmacie). I nuovi orari in vigore da domani sono: da lunedì a sabato dalle 8,30 fino al massimo alle 19, la domenica dalle 8,30 fino al massimo alle 15 (qui il testo -> https://bit.ly/2QpsN26)
Con tutte le energie siamo impegnati a gestire lo stravolgimento della vita che il coronavirus ha portato in Italia, nelle nostre famiglie, nel mondo. Medici, strutture sanitarie del Lazio, infermieri, così come gli scienziati sono il pilastro di questa battaglia che ci vedrà vincitori con il contributo, lo spirito di responsabilità, l’unità tra tutti. Lo stesso spirito che ieri ha portato i sindacati, così come le associazioni di categoria del commercio e le rappresentanze della distribuzione con il contributo della Regione Lazio a trovare una sintesi molto positiva, tra i vari punti, per la riorganizzazione degli orari”. Lo annuncia il Presidente del consiglio regionale Daniele Leodori che sta sostituendo il Presidente Zingaretti, a letto con il cornavirus.
“Voglio rivolgere, e credo di parlare per tanti, ai commercianti, a chi alza ogni mattina la saracinesca del proprio negozio, così come alle donne e agli uomini che consentono a tutti noi di fare acquisti per le necessità vitali, agli operatori dei supermercati, un profondo ringraziamento per quello che stanno facendo. Un lavoro straordinario grazie al quale tutti noi, nei comuni più piccoli come a Roma, riusciamo a sopportare questa emergenza, a tenere in piedi le nostre comunità. La Regione Lazio è impegnata con tutte le sue forze in questo braccio di ferro contro un nemico talmente piccolo che lo si vede al microscopio, ma molto determinato. Dobbiamo, in questi giorni delicati, essere assolutamente rigorosi nel rispetto delle norme e dei divieti, lo dobbiamo a noi stessi, a chi sta lottando in ospedale a chi è alla cassa o dietro al bancone. Non perdiamo il sorriso, vinceremo ma usiamo la testa”.