Home Politica Anzio – Democratici Aperti sul tema del Fisco in Italia

Anzio – Democratici Aperti sul tema del Fisco in Italia

Con una buona risposta sia in termini di partecipazione che di interesse, con molte domande da parte sia degli operatori del mondo del fisco che delle realtà imprenditoriali presenti sul territorio si è svolto sabato mattina 11 aprile presso la sede del Pd Anzio “Angelo Vassallo” di via Aldobrandini,11 il meeting organizzato dalla lista congressuale presente nel direttivo Pd Anzio, “Democratici Aperti” (che fa riferimento alle figure di Angelo Pugliese, Stefano Colelli e Lina Giannino).

L’evento si è aperto con il ricordo da parte del moderatore del meeting, Angelo Pugliese, della figura di Ruggero Gervasi, membro del direttivo del Partito Democratico di Anzio nonché figura di rilievo del mondo dell’associazionismo e della cultura anziate, recentemente scomparso a 39 anni:”Non possiamo che sottolineare che ci dispiace davvero che oggi una persona piena di buone convinzioni nel come fare politica come Ruggero, non sia oggi qui con noi, per poterci fornire il suo contributo in termini di idee. Siamo vicini alla moglie, i due figli, la mamma, i fratelli e la famiglia dei suoceri, in particolare Renato”.

La parola è poi passata all’altro esponente di Democratici Aperti, Stefano Colelli, che ha brevemente spiegato come è nata l’idea di un meeting sulla riforma del fisco del Governo Renzi, ricordando che il tema non può non interessare tutti i cittadini del nostro Paese. Dopo di che è toccato ai due relatori, Ernesto Maria Ruffini e Manuela Bora, iniziare con i loro interventi a delineare quelli che sono i temi sul tavolo di questo passaggio fondamentale nella storia della politica fiscale italiana.

Ruffini ha introdotto l’argomento partendo dalla cosiddetta “anomalia italiana”, ovvero quel processo di non identificazione tra cittadino e Stato, che negli ultimi anni,ha spesso portato ad un clima culturale e sociale, per cui il tema dell’evasione e in generale del mancato gettito tributario veniva visto come un qualcosa che se non era giustificabile era quantomeno un prodotto di un sistema “malato” in cui se proprio si dovevano addossare le colpe, queste dovevano andare ai grandi evasori.

L’avvocato tributarista romano, membro del Dipartimento nazionale Economia del Partito Democratico, ha ben spiegato che una tale visione è lontana dalla realtà e che assumerla come propria non risolve la questione per nessuna formazione politica.

Entrando nei dettagli dei decreti legislativi con cui il Governo sta modificando l’assetto normativo sul fisco, Ruffini ha però reso chiaro che si deve comunque ricostruire il rapporto, il “patto” tra cittadino e Stato e questo “Patto” non può essere solo a senso univoco, ovvero contro il cittadino.

Da qui la necessità di costruire il sistema del modello precompilato della dichiarazione dei redditi, che quest’anno parte con la sperimentazione del 730 online ma è destinato a crescere col tempo anche alle categorie delle partite iva oppure la scelta di non costruire un pesante sistema sanzionatorio penale molto spesso fonte di lungaggini nelle procedure di recupero dell’evasione, ma limitarsi ad un pesante sistema di sanzioni economiche amministrative che però recuperino in tempi brevi ciò che doveva essere pagato.

Manuela Bora, la 29enne commercialista delle Marche, già candidata alle scorse elezioni europee del maggio 2014 nel Pd e ora prossima a candidarsi come consigliere regionale “ a furor di popolo” dopo le primarie regionali dei mesi scorsi, nella sua regione, per le elezioni del 31 maggio ha deciso di fare un discorso molto interessante su come la riforma del Fisco dell’esecutivo debba mettere in atto anche una ridefinizione in senso “positivo” del ruolo degli operatori del mondo tributario come i commercialisti, i consulenti del lavoro, gli avvocati tributaristi. Non più “solo meri calcolatori di quanto si debba pagare” ma consulenti per la ricerca di fondi per lo sviluppo e il mantenimento delle piccole e medie imprese.

Il dibattito che si è aperto dopo in sala conferenze del Pd Anzio ha visto prendere la parola il consulente del lavoro di Anzio, Valerio Pollastrini che ha ricordato ai relatori che nell’immaginario collettivo non si potrà mai completare al 100% l’opera di riforma del Fisco se prima non si metterà mano definitivamente alla lotta contro la corruzione e la grande criminalità, veri mali endemici di questo Paese. Claudio D’Angiolella, noto commercialista anziate ha invece posto l’attenzione su una ridefinizione del ruolo delle tasse locali, che rischiano di diventare la pietra tombale per molte imprese sul territorio. Maria Paola Lombardozzi, già imprenditrice locale, ha invece fatto una seria riflessione su come si debba costruire un percorso di comunicazione migliore tra fisco e cittadino quando si tratta di procedere alla risoluzione di controversie.

Il dibattito si è chiuso con l’invito a rivedersi prossimamente quando la fase di realizzazione dellla riforma del fisco avrà terminato il suo percorso legislativo per poter esprimere delle valutazioni complessive.

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