Erano circa cento le persone che ieri sera alle 20 si sono riunite alle spalle di piazza Mazzini a Nettuno, ospiti della piazza del Gusto, per partecipare all’incontro organizzato da CasaPound e Noi con Salvini per spiegare del progetto di Sovranità nazionale. In piazza anche le forze dell’ordine, chiamate a vigilare sulla sicurezza del Senatore. Dopo i primi dialoghi informali tra i presenti per fare il punto della situazione alle 20,30 sono arrivati gli ospiti della serata: Simone Di Stefano, il Senatore Raffaele Volpi, vice capogruppo al Senato di Noi Con Salvini, Pieluigi Campomizzi, responsabile del litorale di Noi con Salvini, LucaMazzella resonsabile di Sovranità del Lazio. A fare gli onori di casa Mario Eufemi responsabile di Sovranità a Nettuno. Alle 21, sono tutti scesi nella sala interna dove ha avuto inizio l’incontro. Ad introdurre i temi del confronto proprio Mario Eufemi. “Si è fatta una distinzione tra lo Stato come arma di ricatto e terrore nei confronti dei cittadini, uno Stato che in questa veste ha la sua lunga mano con Equitalia che – dicono da CasaPound – dovrebbe dare una mano ai cittadini e invece incute timore a confronto con il concetto di nazione molto più alto – hanno sottolineato da Casapound – i cui confini sono stati sudati con il sangue”. E se in questi concetti sembra non possa esserci dialogo con la Lega Nord è Eufemi a spiegare perché, invece, Salvini è un interlocutore. “La Lega ha cambiato i suoi contenuti – dice – non è la vecchia Lega c’è una nuova dirigenza con vedute molto vicine alle nostre. Salvini guarda anche al sud e su tre punti in particolare c’è una perfetta sintonia: la priorità per gli italiani, che hanno sempre pagato le tasse ed hanno più diritto ad essere aiutati – il fatto di non fuggire dalla guerra, spiegano, non può essere una discriminante per i residenti. Lotta all’immigrazione incontrollata, destinata a diventare manodopera per la criminalità organizzata e, infine, la possibile uscita dall’euro, nodo scorsoio al collo degli italiani che ha già inciso sulla situazione di altri Stati e che sta danneggiando la nostra economia”. Quindi è intervenuto Pierluigi Campomizzi che ha parlato della deriva politica in molti comuni da Pomezia a Ostia dove prevale la mala amministrazione. Simone Di Stefano ha fatto un discorso più ampio a livello nazionale sul fatto che l’Italia sta perdendo la sovranità produttiva in favore di chi vuole il nostro Paese come punto di riferimento per turisti. “Non ci interessa – ha detto – diventare un villaggio vacanze per chi viene dai paesi più ricchi”. Il Senatore Volpi, che ha sottolineato le stesse queste questioni, infine ha sottolineato che “Noi con Salvini non è una riedizione della Lega. L’unico nordico sono io, tutti gli altri sono persone del posto in cui la formazione politica sta nascendo. Si tratta di un progetto nuovo e locale in cui a lavorare dovrà essere chi conosce il territorio”. Oltre ai cento simpatizzanti si sono visti molti ospiti, tra cui Giuseppe Bellucci Responsabile del direttivo di Nettuno Noi con Salvini, gli ex consiglieri di opposizione Claudio Dell’Uomo, Rodolfo Turano, Carlo Eufemi e Vittorio Marzoli fino Romeo De Angelis e Massimiliano Rognoni.