Il consiglio comunale di Nettuno oggi, si sapeva, sarebbe stato monopolizzato dalla discussione sulla crisi. Ad aprire i lavori il Sindaco Alessandro Coppola con un intervento durissimo che di fatto pone un ultimatum alla sua maggioranza. Di seguito l’intervento del Primo cittadino che si è concluso con 5 minuti di applausi della sala, della sua stessa maggioranza e persino dell’opposizione.
“Sarebbe folle e autolesionistico – ha esordito Coppola – oggi per me stare qui davanti a voi, davanti alla città intera, e negare una crisi di maggioranza che ormai è visibile a tutti. Sono stati mesi di intenso lavoro, da parte di tutti noi della giunta e della maggioranza. Molto è stato fatto, ma molto di più poteva essere fatto e tanto c’è ancora da fare. Per realizzare il programma di cui mi sono fatto garante davanti ai cittadini c’è bisogno di unità e coesione da parte della giunta e dei gruppi consiliari di maggioranza. Una unità che in queste settimane è venuta meno, con continue discussioni, malumori e incomprensioni che hanno minato la serenità politica di questa amministrazione. Da parte mia non sono più tollerabili comportamenti che hanno il tono di capricci politici di cui un’amministrazione non può essere continuo ostaggio se vuole lavorare per il bene della città. Sortite in avanti, aperte e pubbliche denigrazioni di colleghi e assessori, mancato rispetto dei ruoli istituzionali sono segno di maleducazione amministrativa inaccettabile. Non sono più disposto a leggere sui giornali locali di consiglieri che voglio dettare la linea politica di un’intera amministrazione e di documenti dal carattere minaccioso, firmati da gruppi di consiglieri contro la propria squadra di governo.
Voglio ricordare a tutti i consiglieri di maggioranza che la giunta è stata formata in pieno accordo con tutti i partiti della coalizione e lamentarsi oggi di deleghe che appartengono ad un assessore piuttosto che ad un altro non è ammissibile.
E’ evidente che in questo modo diventa impossibile governare in maniera corretta e se questa situazione non finisce da subito, da questo momento, sarò costretto a fare valutazioni personali sul futuro di questa amministrazione che fino a ieri mi sembravano impossibili.
Oggi voglio prendere le distanze, per il rispetto che ho verso questo Comune e per i cittadini, da comportamenti che non piacciono e non mi appartengono. Il mio unico pensiero quando entro in questo Comune sono le esigenze e i problemi dei cittadini e non quelli personali di consiglieri o gruppi di consiglieri che sembrano distratti rispetto al compito principali di un amministratore di maggioranza che è stato eletto dai cittadini. Mi piacerebbe vedere i consiglieri e gli assessori impegnati ogni giorno a risolvere i problemi della comunità e non a bivaccare nei corridoi e per strada.
Questo clima di astio mi vede costretto a prendermi, qui in consiglio davanti a tutti voi, la mia responsabilità politica per una situazione che giornalmente imbarazza la città. Non sono più disposto ad accogliere richieste, ad essere tirato per la giacchetta da una parte o dall’altra.
Le scelte prese fino ad oggi da tutti gli assessori della mia giunta sono state da me condivise, compresa la scelta dei PEG, e voglio ribadire che sono io a valutare il lavoro dei singoli e della squadra, non certo i consiglieri comunali.
Mi sono candidato a Sindaco per fare qualcosa di buono per una città che a me, professionalmente e personalmente, ha dato tutto. Se persistono situazioni di continua polemica io, mi ripeto, dovrò agire di conseguenza. A tutti i consiglieri di maggioranza dico oggi che la mia porta è sempre aperta per un confronto e un consiglio. Invito tutti a venire da me, anche se, fino ad oggi qualche consigliere ha preferito confrontarsi in altre stanze”.
Applausi sentiti per il Sindaco che, con questo intervento ha detto la sua su una crisi che deve finire oggi.