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La crisi di Nettuno spacca il Partito democratico

La crisi politica che ha portato alla fine della seconda giunta Chiavetta, nasce tutta all’interno del Partito democratico di Nettuno, che in questi anni non si è dimostrato all’altezza di essere un punto di riferimento per la politica cittadina. Mentre in questi giorni, gli organi politici provinciali e regionali dei democratici si affannato a puntare il dito per individuare colpevoli, traditori e responsabilità varie in quello che resta un fallimento politico di rilievo per il centrosinistra, in tutti i mesi precedenti nessun intenso lavorio o controllo, è stato riservato al territorio che, pure, mandava da tempo segnali di squilibrio e problemi concreti. Lettere, richieste di interventi e periodiche crisi, sono sempre state risolte dall’alto, senza mai aprire ad un vero confronto tra le parti e, soprattutto, esautorando la segreteria locale. Il Direttivo di Nettuno non si riunisce da oltre un anno, sono passate senza lasciare traccia di confronto le dimissioni dell’assessore Paolo Bernardi del Gruppo Liberal. Nulla si è discusso neanche dopo le dimissioni di Pamela Polito dalla commissione Bilancio e dopo i documenti, fortemente critici, dell’area popolare del partito. Nessun dibattito e nessun intervento dalla Capitale, neanche sulla nomina ad assessore della giunta Chiavetta del Segretario cittadino del Partito Dandolo Conti, che violava le regole dello Statuto. Ora, mentre il coordinatore Rocco Maugliani minaccia l’espulsione dei dissidenti (una sua lettera minacciosa nei confronti dell’area Liberal, secondo indiscrezioni, è il motivo principale che ha fatto tracollare la situazione a livello locale) che hanno firmato le dimissioni e fatto cadere il primo cittadino, si resta in attesa del confronto fissato per il prossimo 7 aprile, e probabilmente, chi oggi punta il dito contro i “traditori” dovrebbe fare i conti anche e soprattutto con le proprie inadempienze di fronte ad una crisi ampiamente annunciata e del tutto ignorata fino a che non si è arrivati al punto di non ritorno.