Nettuno – Maugliani (PD): “Inaccettabile la sfiducia a Chiavetta”

Acquista un altro tassello il puzzle sulla crisi amministrativa del comune di Nettuno nata in seno alla maggioranza e al Partito Democratico. Torna sulla questione Rocco Maugliani segretario del Pd della provincia di Roma che, dopo aver convocato per il 7 aprile il direttivo, dichiara come sia stato inaccettabile che alcuni consiglieri Pd abbiano firmato per la sfiducia del primo cittadino, ma dall’altro canto annuncia anche come il 7 aprile sarà il giorno della resa dei conti in cui il Partito Democratico della Provincia, dopo aver ascoltato tutti, deciderà se spingere il Sindaco a nuove dimissioni o “bandire” dal partito i consiglieri che hanno firmato la sfiducia.
È con profondo stupore che apprendo della mozione di sfiducia presentata nel comune di Nettuno nei confronti del sindaco Alessio Chiavetta e trovo inaccettabile che fra i firmatari vi siano esponenti del Partito Democratico – scrive in una nota Rocco Maugliani, segretario del Pd della provincia di Roma. E’ inaccettabile a maggior ragione perché la mozione è stata protocollata il giorno dopo la convocazione di un direttivo, allargato agli amministratori e fissato per il 7 aprile, che era stato sollecitato fra gli altri da alcuni dei consiglieri che hanno poi unito le loro firme a quelle di noti esponenti di centrodestra che gli elettori avevano, per la seconda volta consecutiva due anni fa, relegato fra i banchi dell’opposizione, e non senza ragione. Come concordato, martedì 7 aprile, infatti, presso la sede del partito di Nettuno, terremo la nostra riunione nella quale il sindaco riferirà sulla situazione amministrativa e sulle linee di indirizzo di governo con le quali proporrà di uscire dalla crisi. Un invito a partecipare lo rivolgo a tutti i membri del direttivo, i membri dell’ultima giunta e tutti i consiglieri comunali iscritti al partito, a cominciare da coloro che, sollevando problemi di carattere amministrativo, hanno ritenuto di dover apporre la propria firma su una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco senza confrontarsi con il resto del partito. La sede del confronto – continua Maugliani – sarà quella, e lì ascolteremo le ragioni di tutti e decideremo democraticamente. Se l’assemblea, al termine della discussione, sentito il sindaco, si dovesse esprimere per la conclusione dell’esperienza amministrativa, chiederò ad Alessio Chiavetta di rassegnare le dimissioni. Nel caso in cui, come auspico, l’assemblea dovesse ritenere soddisfacente il percorso individuato per continuare l’esperienza amministrativa, onorando il patto che, insieme, abbiamo assunto con gli elettori, allora – conclude Maugliani – coloro che hanno firmato la richiesta di mozione di sfiducia dovranno ritirare le loro firme, poiché sarebbero incompatibili con la permanenza nel Partito Democratico”.