“Dov’è finita la barriera a protezione della spiaggia libera di Scacciapensieri a Nettuno?” E’ quanto chiede Sinistra Ecologia Liberta’ in una interrogazione, depositata oggi, all’assessore competente alla Regione Lazio. “Quanto avvenuto in queste ultime settimane a Nettuno ha dell’assurdo – ha detto Claudio Pelagallo, responsabile ambiente dei Sel Lazio – dopo anni di attesa, erano stati ultimati i lavori alla barriera di protezione dell’unica spiaggia libera della cittadina. Da settembre a febbraio la ditta incaricata dall’Ardis, aveva realizzato, con i massi di cava, la barriera. In pochi mesi si erano visti subito gli effetti di questa opera, un bel tratto di spiaggia si era ricreata dal Santuario sino al Grattacielo. Ma in pochi giorni le ruspe e i camion hanno ricaricato i massi, portandoli via, smontando completamente la barriera. Ora – prosegue Pelagallo – il Capogruppo Regionale di Sel, Gino De Paolis, che ringraziamo per l’attenzione e la tempestività, ha presentato una interrogazione proprio per chiedere per quali ragioni è stata smontata la diga foranea appena realizzata, aggiungendo di voler sapere dove sono finite le centinaia di tonnellate di massi, rimossi e quali iniziative la Regione intende prendere, con la stagione estiva alle porte, per ovviare al problema della sparizione della spiaggia di Scacciapensieri”. Ma tra i cittadini c’è già chi dice che la diga sia ancora li, solo in questi giorni di alta marea (legati anche all’eclissi di luna prevista per oggi) resa invisibile dal mare grosso. Il mistero verrà in ogni caso sciolto nei prossimi giorni.