Home Politica Anzio – Fdi, interpellanza per salvare il Giudice di Pace

Anzio – Fdi, interpellanza per salvare il Giudice di Pace

Prosegue la Mobilitazione per la Sicurezza di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Anzio. Dopo il convegno sulla sicurezza ed il relativo ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale, la settimana di presidio notturno svoltasi nel periodo natalizio, la giornata ecologica “differenziamoci” contro il degrado urbano, la mozione presentata in Consiglio Regionale in tema d’immigrazione, le varie raccolte di firme contro l’immigrazione senza controllo, tra cui quella attualmente in corso iniziata a seguito del trasferimento di oltre 40 richiedenti asilo presso la città di Anzio, una nuova iniziativa viene portata all’attenzione del Consiglio Comunale. “La Mobilitazione  sulla Sicurezza è un complesso progetto di cui fanno parte  tutta una serie di iniziative in tema di degrado urbano e sicurezza – spiega in una nota il portavoce Francesco Novara, che continua – l’ultima iniziativa riguarda la presentazione di un’interpellanza al Sindaco in merito alla possibilità di ripristinare l’Ufficio del Giudice di Pace. In particolare, con il provvedimento “Milleproroghe 2015” è stata riconosciuta agli Enti Locali, anche tramite accorpamento di territori limitrofi, la possibilità di richiedere il ripristino dell’Ufficio del Giudice di Pace soppresso, facendosi integralmente carico delle spese. Riteniamo questa un’importante opportunità per la nostra città, in quanto la chiusura del Giudice di Pace oltre ad aver notevolmente aggravato le incombenze, economiche e non solo, di tutti quei cittadini che intendono rivolgersi alla giustizia per tutelare i propri diritti relativamente a problematiche “minori”, ha comportato il venire meno di un vero e proprio presidio di sicurezza sul territorio. Ringrazio il Consigliere Marco del Villano per la sensibilità dimostrata nel far propria questa nostra iniziativa e sottoporla all’attenzione del Sindaco”. E’ possibile scaricare il testo dell’interpellanza dal sito www.fratelliditalia.blogspot.it.