“Caro Claudio, come accennavo a te e ad Emanuele Fiano, ieri, alla bella manifestazione sul ‘Giorno della memoria’, sarebbe opportuno interrogare il Ministro sull’operato del commissario prefettizio di Nettuno riguardo alla intitolazione di uno giardino a Nettuno. Ti rammento i fatti: nel luglio scorso chiedemmo di riprendere una vecchia pratica di intitolazione di strade, già approvata in una commissione quando c’era un consiglio comunale. La questione riguardava un grande amico della città e cioè Bruno Zevi, che abitava per parecchi mesi a Nettuno e che fu costretto a lasciare per fuggire negli Usa a causa delle leggi razziali del ’38. L’occasione del 2018 ci fu segnalata dalla figlia dell’archistar, Ada Chiara, (che abita ancora in Nettuno) si celebravano in tutto il mondo infatti i cento anni dalla nascita di Zevi. In sei mesi nessuna risposta dal dottor Strati, commissario. Siamo ritornati sulla questione in occasione del ‘giorno della Memoria’ pensando che si poteva fare una bella cerimonia per una figura di quella portata internazionale che era stata discriminata a causa delle leggi antisemite. Ancora nessuna risposta e non vorrei che l’intitolazione fosse negata a causa delle origini ebraiche di Zevi”. Così l’ex sindaco di Nettuno Carlo Conte in una nota inviata a Claudio Mancini ed Emanuele Fiano del Pd.