Home Politica Nettuno – Opposizione dura e una città assente

Nettuno – Opposizione dura e una città assente

Quello di ieri a Nettuno è forse il primo atto di opposizione dura ( se si escludono le querele infinite presentate su diverse questioni) che si è visto mettere in piedi dai consiglieri di centrodestra all’opposizione. Snobbati dalla maggioranza durante il consiglio lampo delle 15 (la sala a quell’ora era piena ma già alle 16 erano rimasti in pochi, alle 17 solo i consiglieri “occupanti”) per formalizzare le dimissioni del Sindaco Alessio Chiavetta, i consiglieri hanno deciso di occupare l’aula consiliare passando un noioso pomeriggio in aula, con poca compagnia oltre a quella di alcuni fedelissimi, oppositori anche loro. Alle 19 c’è stato quindi un risveglio delle coscienze e, complice la fine degli orari di lavoro, si è fatto vivo qualche oppositore extra consiliare. La questione è diventata più interessante con l’arrivo di alcuni esponenti della maggioranza, ma le prove di dialogo per riuscire a chiudere il comune e andare a casa non sono andate come si sperava. Resta il fatto che, proprio il richiamo al sacrificio e alla protesta, non sembra aver fatto presa neanche sui più ostinati antagonisti della maggioranze e, poco a poco (per alcuni davvero pochissimo) finito il clamore della protesta, i più hanno deciso di tornare a casa e lasciare i consiglieri in protesta a se stessi. Assente giustificato (doveva essere presente a dei corsi di formazione) Carlo Eufemi, tutti gli altri avevano certamente di meglio da fare (prima delle 19 e dopo le 22 in particolare gli impegni sono diventati improrogabili). Quello che è certo è che il clima di opposizione alla maggioranza si respira tra circoli ristretti. La massa dei cittadini ha bellamente ignorato il consiglio, le dimissioni (che siano una fase del momento oppure no, resta da vedere) e anche la protesta dell’opposizione, restando a casa e avendo poco da dire sulla situazione attuale e, probabilmente, anche sui suoi sviluppi.