Home Politica Nettuno – Consiglio lampo, la rabbia dell’opposizione

Nettuno – Consiglio lampo, la rabbia dell’opposizione

Un consiglio comunale lampo, quello che si è svolto oggi a Nettuno. Con l’opposizione che occupa l’aula consiliare dopo il confronto negato dal centrosinistra. Ad accogliere la classe politica locale un’aula piena e affollata come raramente è accaduto in passato (anche di recente poca l’attenzione dei cittadini per la crisi amministrativa nota da dicembre anche se è poi proseguita a fasi alterne fino alle dimissioni) pronta ad ascoltare le ragioni di una crisi che ha chiuso una fase dell’Amministrazione Chiavetta e, magari a far sentire la propria voce. E’ stato il presidente dell’assise Gianluca Franco a dare comunicazione delle dimissioni di Alessio Chiavetta, che ha scelto di non essere presente in aula. L’opposizione ha quindi fatto presente la volontà di avviare un dialogo e dire la propria sulla vicenda, ma il centrosinistra ha abbandonato l’aula nell’immediato, impedendo ogni confronto. A Gianluca Franco non è rimasto altro da fare che aggiornare la seduta vista l’assenza del numero legale. I consiglieri di opposizioni e il pubblico presente in sala, hanno quindi fatto sentire, anche rumorosamente, la propria voce, ma nessuno della maggioranza di centrosinistra è rimasto in aula per ascoltare le contestazioni. Dopo qualche minuto dalla fine della seduta i consiglieri di centrodestra, da Vittorio Marzoli a Rodolfo Turano, fino a Claudio Dell’Uomo, hanno stabilito di occupare l’aula consiliare per protestare contro l’atteggiamento della maggioranza. I consiglieri di centrosinistra, secondo indiscrezioni, si sono negati al confronto poiché sarebbe già in fase avanzata una trattativa per ricucire lo strappo e oggi, un dibattito non sarebbe potuto essere costruttivo. Sta di fatto che sempre, ieri, alle 17,30 si è riunita la maggioranza per trovare la quadra sul programma da portare avanti se tutti rientra e sulla nuova squadra di governo che dovrebbe nascere a fronte dei nuovi equilibri interni. Un vertice a cui ne seguiranno altri nei prossimi giorni per riuscire a porre fine a questa “pausa di riflessione” il prima possibile, possibilmente prima dei venti giorni concessi dalla legge al sindaco per ritirare le dimissioni e avviare una nuova fase amministrativa. A questo stanno già lavorando anche i dirigenti, con particolare riguardo alle manovre di bilancio per cercare di superare le attuali difficoltà di cassa e avviare una programmazione economica di rilancio dell’economia locale.