Tutti i consiglieri di opposizione, durante l’ultimo consiglio comunale di Nettuno, culminato con la crisi della maggioranza di centrosinistra, prima della fine dell’assise hanno sottolineato il problema della scarsa attività politica dell’ente, a partire dai lavori delle commissioni consiliari, bloccate da mesi. A rispondere ai consiglieri di opposizione, sollevando il “caso” Flamini, è stato il consigliere di centrosinistra Roberto Alicandri. “Uno dei motivi per cui le commissioni non vengono convocate – ha detto Alicandri – è che il consigliere Ernesto Flamini, passato dalla maggioranza all’opposizione, non si è dimesso dalle commissioni in cui è stato eletto in qualità di rappresentante della maggioranza. Tra l’altro – ha aggiunto – anche la commissione presieduta da Flamini non mi pare sia stata convocata. Quando il consigliere Fabio Capolei è passato dall’opposizione alla maggioranza, facendo una scelta di campo, si è dimesso. Questo – ha concluso – a mio avviso è un problema di non poco conto”. Immediata la replica di Flamini che a lasciare il suo posto nelle commissioni in cui è operativo (Lavori pubblici, trasparenza e attività produttive) non ci pensa proprio. “Sono stato eletto sulla base un programma disatteso – ha detto Flamini – faccio parte di tre commissioni ma non sono solo queste ad essere ferme, quindi sono altri i motivi per cui le commissioni non lavorano”. Alicandri, tuttavia ha ribattuto: “Sei fuori luogo – ci dimetteremo tutti dalle commissioni di cui fai parte anche tu e le rifaremo”.