E’ un consiglio comunale da raccontare dalla fine quello di questa mattina a Nettuno. La situazione tesa in maggioranza, era nota da giorni, oggi è stato il giorno dei chiarimenti. Dopo l’approvazione di punti all’ordine del giorno (quattro prese d’atto urbanistiche), quando si pensava che potesse finire li, il consigliere Nicola Burrini ha preso la parola per bacchettare un’opposizione che non fa il suo lavoro e una maggioranza anche lei in difficoltà. “La cosa grave oggi – ha detto – non è che la maggioranza regge per un solo consigliere (dei cosiddetti trasversali si è presentato solo Giuseppe Barraco) ma che abbiamo discusso un ordine del giorno monco perché le commissioni non lavorano a causa di chi fa ostruzionismo. Così – ha sottolineato – non si va avanti”. Il sindaco Chiavetta in aula non si è tirato indietro sulla discussione ed ha detto la sua. “Sono stufo di questa situazione – ha esordito il Sindaco – la situazione di crisi è un’evidenza e non è dignitoso, per chi fa politica da tanti anni, continuare in questo modo. Oggi prendiamo atto di un dibattito interno asfittico, praticamente una tela di Penelope, in cui c’è chi di giorno costruisce e chi di notte distrugge. Così non si va da nessuna parte. L’opposizione che chiede le dimissioni è inevitabile, le critiche della maggioranza presente condivisibili. Oggi – sottolinea – sono in difficoltà – sono stanco di fare da parafulmine e con lo stesso senso di responsabilità con cui ho cercato di evitare sbracature dico oggi con molta chiarezza che se non si farà chiarezza su un progetto non sono disponibile ad andare avanti. Mi sono stufato, il primo ad essere stanco della situazione sono io. Il logoramento – ha concluso – non fa bene a nessuno”. Niente dimissioni quindi, ma una presa d’atto della crisi, ora resta ravvedere quanto durerà la boccata di ossigeno che oggi ha tenuto in piedi il centrosinistra.