Home Politica Uniti per l’Ambiente: “Mobilitazione per difendere il verde di Lavinio”

Uniti per l’Ambiente: “Mobilitazione per difendere il verde di Lavinio”

Cambia la Giunta e si riaccende il confronto fra speculazione e difesa del territorio. La Tenuta Puccini,  conosciuta

Riceviamo e pubblichiamo

Cambia la Giunta e si riaccende il confronto fra speculazione e difesa del territorio. La Tenuta Puccini,  conosciuta anche come parco della Vignarola,  è un appezzamento di circa  72 ettari di proprietà della Soc. r.l.  La Pineta, che il Piano Urbanistico Comunale Generale approvato nel 2002 destina a zona E2 e cioè ad uso  agricolo, precludendo quindi la possibilità che su di essa possano realizzarsi costruzioni di tipo urbano.  D’altra parte il terreno che fa parte di un comprensorio naturalistico, quello  della Riserva Naturale Regionale denominata “Tor Caldara” di HA 43, istituita nel1988, S.I.C. IT6003046, sito d’interesse comunitario del 2005 e Z.P.S. Zona di protezione speciale della rete natura 2000, con presenza di varie specie di mammiferi, rettili, anfibi e di uccelli sia stanziali che migratori, si configura con essa  nel contesto di  un unico comprensorio naturalistico territoriale. Nel 2004 la proprietà eccepisce con l’osservazione n 147 e prospetta la parziale edificazione della zona ricevendo l’approvazione dell’Amministrazione Comunale e successivamente l’inclusione nel P.U.C.G. da parte della Regione Lazio. Di fatto viene approvata la realizzabilità  di una “zona alberghiera”concentrata su  una porzione del terreno.a forma triangolare  con  opere edili per una cubatura di circa 200.000 mc e l’utilizzo di circa 10 ettari di terreno adiacente l’abitato di Lavinio Mare lungo il lato Chiesa di san Giuseppe  fino alla via Ardeatina. Va sottolineato che,  al netto del triangolo di circa 10 ettari oggetto di edificazione, il resto del terreno viene destinato dal P.R.G.  a verde pubblico. Questa soluzione sembra contemperare sia il diritto della proprietà a valorizzare un proprio bene sia l’esigenza dei cittadini di vedere preservato un bene naturale, nella prospettiva di ricostituire l’unicum di un parco naturale con Tor Caldara.

Successivamente il Comune di Anzio, con delibera di Giunta n 110 del 18 novembre 2015 adotta il Piano Urbanistico Attuativo prevedendo una distribuzione dei complessi alberghieri su tutto il terreno compromettendo, di fatto, la fruibilità del terreno restante ed escludendo in modo definitivo la realizzazione di un ampliamento organico del Parco di Tor Caldara.  La nuova configurazione rappresenta la vittoria della speculazione sull’interesse pubblico che deve sempre restare preminente rispetto ai diritti dei privati .  Appare evidente che lo spacchettamento della  zona alberghiera  permette una forte rivalutazione del terreno e ne facilita le possibilità di  vendita sul mercato;  per cui si prospetta la villettizzazione dell’intera zona . Su iniziativa del Circolo Legambiente di Anzio-Nettuno, nel 2016,  viene costituito un Comitato per la tutela del verde della Vignarola che vede l’adesione di associazioni e di professionisti locali che si mobilitano per contrastare quella che appare come una grossa operazione speculativa perpetrata a danno dei cittadini di Lavinio.

Il 26 agosto il Comitato ha deciso di far sentire la propria voce dopo che recenti avvenimenti avevano scoraggiato l’ipotesi della  spacchettizzazione  del terreno e si stava affermando  il prevalere dell’ ipotesi iniziale, con la concentrazione del polo alberghiero nel triangolo definito nel la variante al P.R.G. del 2004. Alle 17 davanti a Tor Caldara una folla si è raccolta per fare il punto sulla situazione e per dare un chiaro segno della volontà del Comitato e dei cittadini di far sentire forte la propria voce. La gente era tanta,  molto di più della volta precedente e tutte persone molto coinvolte sul piano emotivo;  era presente Anna Tomassetti di Legambiente, da cui si origina il Comitato e la manifestazione e Maria Cupelli che ha introdotto il problema sintetizzandone gli aspetti salienti. Gli Arch Paolo Prignani e Renzo Mastracci hanno portato la loro testimonianza basata sugli aspetti tecnici,  Erano presenti, a titolo personale molti aderenti ad Uniti Per l’Ambiente.  Verso la fine della manifestazione ha chiesto la parola l’ex Assessore Attoni che ha inteso contestare l’atteggiamento del Comitato che ha definito “non basato sulla verità”  ed ha auspicato che la materia sia oggetto di un referendum. Rumorosa l’assenza del Comune di Anzio che, dopo la vittoria elettorale, ha deciso di ritirarsi sulla  torre eburnea di Villa Sarsina, snobbando manifestazioni della portata di quella, decisamente affollata,  per la difesa del verde delle Vignarola.

Uniti per l’Ambiente