Si è tenuto questa mattina in comune a Nettuno un vertice con i rappresentanti degli stabilimenti balneari, il comandante della polizia municipale, Antonio Arancio, il comandante della Capitaneria di Porto di Anzio Luigi Vincenti, l’assessore al Demanio del comune di Nettuno Gianni De Micheli e l’assessore all’Ambiente e vice sindaco Giuseppe Combi. L’obiettivo è quello di creare un momento di confronto tra le parti, prima dell’arrivo della stagione estiva, per risolvere alcuni annosi problemi che si vivono sul litorale. La prima questione affrontata è quella della sicurezza, a partire dalla cura e la gestione degli arenili liberi, in cui i balneari hanno richiesto un miglior servizio di pulizia (tantissimi gli incivili che lasciano in spiaggia i residui di una giornata al mare, pasti compresi) e il servizio di controllo con la presenza di bagnini. Un impegno per cui è importante valutare costi e risultati. La seconda questione, più delicata, è quella dell’abusivismo commerciale, sia per la presenza dei cittadini extracomunitari che vendono oggetti di ogni tipo, sia per chi somministra bevande e alimenti che, infine, per chi affitta sdraie e ombrelloni sulle spiagge non in concessione facendo concorrenza, evidentemente sleale, agli stabilimenti. La questione qui si fa più complicata. Lo scorso anno un’imponente azione di controllo congiunta tra polizia municipale e capitaneria ha portato risultati concreti (migliaia i prodotti sequestrati sul litorale quotidianamente) ma certamente non ha risolto il problema di queste presenze abusive che danneggiano chi è in regola e paga le tasse. La normativa attuale non consente azioni che siano definitive sulla vicenda. Spesso anzi, sequestrare la merce agli ambulanti crea situazioni ancora più complesse nel mondo degli abusivi, legati ad un giro di smercio che crea una sorta di stato di schiavitù per gli immigrati coinvolti in quello che, per loro, è un lavoro. Tonnellate di merce, lo scorso anno sono state sequestrate e mandate al macero, ma il fenomeno è stato appena scalfito. I controlli, ovviamente ci saranno, ma per un’azione più incisiva è la legge a dover cambiare. I balneari di Nettuno restano in attesa dell’approvazione del piano degli arenili, di cui si è persa traccia.