“La Giunta fa una delibera, a suo dire, di indirizzo politico per l’assegnazione dei spettacoli di Villa Adele, ma già esiste. Non entro nel merito degli eventi, ma per fare una nuova delibera almeno bisognava annullare la vecchia, che ad oggi a noi non risulta annullata”. Lo scrive il consigliere comunale del Movimento 5 stelle di Anzio Alessio Guain.
“Vorrei chiarire che quando una delibera è di indirizzo politico si parla di intenti, ad esempio il livello degli artisti, se musicisti o teatranti, se far pagare il biglietto o no, se fare eventi solo serali o tutto il giorno. Ovviamente non sceglie i fornitori di servizi e quanto spendere, quello non è compito della Giunta ma degli uffici. Oltretutto si fa lavorare le aziende senza parere tecnico né contabile, quindi, senza sapere se tecnicamente si puó fare e dove reperire i soldi. Cosa molto grave. Solo successivamente vengono trovati dal dirigente dei fondi, svincolabili, che erano destinati dal Ministero Degli Interni per le strutture o i servizi per i richiedenti asilo.
Molti comuni virtuosi li hanno utilizzati, per sistemare le scuole, abbattere parte delle barriere architettoniche, per le strade, il sociale. La Giunta ha deciso di usarli per meno di un mese di spettacoli. Ma il problema vero è il come si fanno le cose: Un buon padre di famiglia prima di spendere soldi vede se ne ha disponibilità, poi controlla l’agenda se ha altro da fare e se tutto è ok procede!
Ad Anzio si fa il contrario prima si fanno gli eventi, ditte che lavorano, poi si cercano con astuzie contabili fondi e somme, di qualunque genere, per coprire la spesa, e infine si verificherà se anche altre ditte si dovevano occupare degli eventi. Un metodo contorto di gestire la macchina amministrativa. In questo modo si rischia, se non si trovano i fondi di copertura o non si riesce a sistemare con variazioni di bilancio, di fare debiti fuori bilancio. Sarebbe il momento per la nuova amministrazione di cambiare passo rispetto alla vecchia e rimettere le cose in ordine, ma purtroppo noto gli stessi errori di mala gestione”.