“In merito agli ultimi fatti riguardanti la giunta De Angelis, ci riferiamo al rinvio a giudizio di un assessore e alla bocciatura da parte della Prefettura della nomina di otto assessori anziché sette, c’è da chiedersi se a guidare la Città vi sia un Sindaco garante delle regole e della trasparenza, o vi sia un politico navigato a tal punto da “padroneggiare” sulla città sostituendosi a giudici e Prefetti”. Lo scrivono in una nota stampa dal gruppo Alternativa per Anzio, che ha eletto in assise il consigliere comunale Luca Brignone.
“Non è superfluo ribadire che il principio di non colpevolezza debba essere garantito a tutti, ci piace pensare che l’Assessore Salsedo sia estranea ai fatti come dalla stessa dichiarato, ma nessuno, meno che mai un sindaco, può sostituirsi al ruolo della Magistratura facendo da garante sino a processo ultimato e sentenza emessa. In tal caso la politica non avrebbe alcun ruolo, basterebbe aspettare le sentenze ed agire di conseguenza. Al contrario la politica, noi lo abbiamo gridato in campagna elettorale e lo ribadiamo in ogni circostanza, deve intervenire prima che intervenga la magistratura: se si è rinviati a giudizio e si deve affrontare un processo, non si hanno in tale frangente i requisiti basilari per accedere alla politica, gestire la cosa pubblica ed occupare ruoli istituzionali.
Questo è il messaggio chiaro e netto che la città si aspetta, il messaggio che l’attuale Sindaco in campagna elettorale si era impegnato a dare marcando una discontinuità con il passato. Di fatto si sta percorrendo la stessa strada con l’aggravante di volersi sostituire a giudici e prefetti. Infatti stesso “stile” sul diniego da parte della Prefettura in merito all’ottavo assessore, a tal proposito leggiamo sulla stampa locale che il Sindaco “non ci sta”, non gli è piaciuta la risposta della Prefettura. Non ci appassiona molto la questione sul numero degli assessori, magari fossero in 20, purchè facciano il bene della città, il problema è che otto ad Anzio è il numero minimo per garantire dinamiche interne e impegni post elettorali, rimuoverne uno mina equilibri politici solidificati che nulla hanno a che vedere con gli interessi della città, per questo tutti devono restare al loro posto e non ci sono pareri della Prefettura e rinvii a giudizio che tengano”.