Home Politica Alternativa per Anzio e Brignone sul Porto: “Abbiamo detto no al Megaprogetto”

Alternativa per Anzio e Brignone sul Porto: “Abbiamo detto no al Megaprogetto”

"C'è stato il primo consiglio comunale della nuova era De Angelis. Dopo l’insediamento della giunta,

“C’è stato il primo consiglio comunale della nuova era De Angelis. Dopo l’insediamento della giunta, l’elezione del presidente del consiglio ed altre procedure di rito il Sindaco ha illustrato una sintesi delle linee programmatiche che si intendono perseguire”. Lo scrivono in una nota stampa gli esponenti di Alternativa per Anzio che sostengono il consigliere comunale Luca Brignone. 

“Non menzionando mai la questione porto viene incalzato ad esprimere la sua posizione e veniamo dunque a sapere che i lavori che riguarderanno il bacino interno – il relativo bando di assegnazione sarebbe quasi pronto- rispecchierebbero la visione di porto di quelle opposizioni che da sempre avversano il megaprogetto. A questo punto sono necessarie alcune precisazioni:

  1. A meno di clamorose smentite, non ci risulta che il progetto del porto sia stato modificato. La concessione regionale è stata data alla Capo d’Anzio per realizzare il progetto approvato e cioè quello con il “braccio esterno”;
  2. Gli interventi sul bacino interno sono parte integrante del progetto generale. Essi saranno praticati per primi in virtù dell’inversione del programma dei lavori concessa dalla Regione;
  3. Gran parte del bacino interno è destinato alla “marina” i cui proventi dovrebbero servire a finanziare gli interventi inerenti il porto commerciale.

Parlare di sistemazione del bacino interno in quest’ottica fa correre il rischio di trasformare il porto di Anzio, che ricordiamolo è classificato come tetravalente, in una marina snaturando così la peculiarità della nostra città. Quando parliamo di riqualificazione del bacino interno pensiamo ad una progettualità che prenda in considerazione e valorizzi tutte le funzioni portuali e non le rimandi a ipotetici e futuribili raddoppi del porto. Questo si può fare solo rivedendo completamente il progetto attraverso l’apertura di un tavolo di confronto con la Regione”.