Home Politica Scintille all’assemblea dei soci Bcc Nettuno, in sette si dimettono da Cda

Scintille all’assemblea dei soci Bcc Nettuno, in sette si dimettono da Cda

Dopo le procedure di registrazioni dei soci della Bcc (Banca di Credito cooperativo) di Nettuno all'ingresso

Dopo le procedure di registrazioni dei soci della Bcc (Banca di Credito cooperativo) di Nettuno all’ingresso del campo sportivo del Nettuno Academy il Presidente dell’Istituto di credito Corrado Cicco ha dato il via all’assemblea. Da subito sono emerse le posizioni critiche dei consiglieri Sabrina Caltabiano, eletta di recente in un’assemblea cl Comune, e Antonio Di Fulvio che si sono astenuti anche sulle nomine di segretario e scrutatori all’Assemblea. In primis si è stabilito che il voto fosse palese anche la eventuale nomina di nuovi delegati. Il Presidente Cicco ha poi aperto l’Assemblea annunciando che il primo punto all’ordine del giorno è la revoca dell’intero consiglio d’amministrazione. Cicco ha spiegato che il 19 aprile sono state presentate 198 firme per chiedere l’Assemblea odierna e che sono state fatte valutazioni sulla situazione di tensione della Banca che non sono di utilità per nessuno. Quindi sono state presentate Presidente le dimissioni di sette soci: Camusi, Cardella, De Santis, Taurelli, Gatti, Ricci, Rocchetti. A seguito di queste dimissioni i soci Caltabiano, Di Fulvio e Lucci, hanno scritto al Presidente chiedendo una riunione urgente di Cda, che è stata respinta, sottolineando che la decisione dei soci di lasciare l’incarico sia stata ispirata da interessi esterni estranei agli interessi della Banca stessa. Le lettere dei consiglieri Di Fulvio e Caltabiano e Lucci, durissime, sollevano problemi di legittimità e procedura relativa “all’assenza totale di una giusta causa” e  il fatto che i soci abbiano ceduto “ad interessi personali esterni alla banca stessa”. E sollevano la questione di eventuali responsabilità risarcitorie della banca esposta a danno e pericolo. Incredibile, infine – sottolineano – che le dimissioni siano state differite e non siano valide al momento della presentazione ma a quello della riconferma. I tre consiglieri chiedono quindi la sostituzione dei dimissionari per andare avanti. Infine l’annuncio di essere pronti a denunciare i comportamenti in atto a tutti gli organi giudiziari e di vigilanza.