Home Politica Erosione delle Coste, l’assessore Alessandri ad Anzio per Del Giaccio

Erosione delle Coste, l’assessore Alessandri ad Anzio per Del Giaccio

L’erosione delle coste è un problema grave per Anzio, che fonda buona parte della sua economia turistica sul mare. L’assessore regionale ai lavori pubblici Mauro Alessandri, intervenuto a sostegno della campagna elettorale di Giovanni Del Giaccio,

Giovanni Del Giaccio
L’erosione delle coste è un problema grave per Anzio, che fonda buona parte della sua economia turistica sul mare. L’assessore regionale ai lavori pubblici Mauro Alessandri, intervenuto a sostegno della campagna elettorale di Giovanni Del Giaccio, sindaco di Un’altra città, ha incontrato gli operatori balneari e affrontando l’annoso tema della erosione e le novità relative alle concessioni/convenzioni degli arenili.
Un passaggio pratico e attuabile in tempi brevi (entro il 2020) c’è stato quando nel corso dell’incontro l’assessore ha illustrato gli investimenti in programma per Anzio. “Ci sono da spendere due milioni e trecentomila euro per gli interventi lungo la costa e l’impegno che prendiamo è di tenere tre incontri di un tavolo tecnico con il Comune e le associazioni per definire entro il prossimo settembre i passaggi relativi ai lavori e le criticità sollevate dagli imprenditori locali” ha spiegato l’assessore.
“L’assessore Alessandri ha dato indicazioni concrete e il rapporto che instaureremo con una Regione amica ci consentirà di avere un dialogo ancora più diretto – aggiunge Giovanni Del Giaccio, snocciolando i punti del programma in cui si fa riferimento alla Giunta Itinerante, il Diritto di Tribuna e il Bilancio Partecipato – Quello di incontrare le realtà associative e di assumere impegni concreti è un metodo che condivido molto. Rispetto ai programmi noi inseriamo il nuovo piano di utilizzazione degli arenili con un sistema di tutela degli investimenti effettuati dalle attività mentre il consigliere comunale uscente De Angelis, ad esempio, dopo che per 20 anni il PUA è rimasto bloccato, prevede con la scusa della pulizia degli arenili “nuove convenzioni e/o concessioni” ovvero proprio quello che temono gli operatori balneari”.