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Gli ex assessori di Nettuno: “Ecco tutta la verità sui capricci di Angelo Casto”

Si intitola LA VERITA’ il documento choc a firma dell'ex giunta a 5 stelle del Comune di Nettuno che di seguito riportiamo integralmente.

L'ex giunta a 5 stelle, in seconda fila il Sindaco Casto

Si intitola LA VERITA’ il documento choc a firma dell’ex giunta a 5 stelle del Comune di Nettuno che di seguito riportiamo integralmente.

“Carissimo dott. Angelo Casto, è purtroppo andata come Tu hai sempre detto e come fortemente volevi: ‘distruggerò tutto e uscirò dopo aver fatto almeno un’opera pubblica’;  cosa c’è da lamentarsi se questo era il tuo programma.

Abbiamo osservato, dopo l’ultimo nostro comunicato, il silenzio nonostante il tuo teatrale ‘idi di marzo’ in Consiglio Comunale ma a tutto non possiamo sottostare: è l’ora della verità!

Tuo cognato il Direttore di quello che chiamano il giornale di famiglia ci ha dato lo spunto parlando di ‘cerchio magico’ e quindi la tua splendida dichiarazione al ‘il Messaggero’ dove affermi l’esistenza di burattinai, di rapporti con il centro destra e della volontà di danneggiare il M5S per favorire il centro-destra: come ti permetti di dire queste cose, non puoi e non devi consentirtelo!

Egregio dott. Casto, la vita dovrebbe averti insegnato che non è tutta un film; che l’essere bravo, attento ai media e proteso verso la comunicazione (che non deve essere presa in giro della gente; noi non la intendiamo così), non è assunzione di responsabilità delle proprie azioni: non si scappa davanti alle difficoltà ma si affrontano; ancor di più se si è amministratori pubblici.

Avevi 50.000 persone da amministrare mentre  pensavi fosse un gioco di tatticismi e di ruba-bandiera.

Tu e i sodali consiglieri ci avete offeso e allora siamo liberi di raccontare alla città tutto: non supereremo il limite della continenza ma siamo pronti al confronto su tutto e senza documenti e carte perché ciò che abbiamo fatto con sacrifici lo ricordiamo a memoria. Caro ex Sindaco, abbiamo sbagliato perché ti abbiamo sempre sostenuto sia  umanamente (ricorderai le tue  crisi) e poi difeso in Consiglio Comunale e davanti alla città; ti siamo stati pazientemente vicino quando proponevi le tue strategie “politiche” invece di affrontare i problemi della città.

Solo per Tua memoria NOI eravamo la Tua giunta che avevi liberamente scelto  e della quale hai (da vecchio politicante) accettato le nostre dimissioni mai date. Siamo rimasti sconcertati nell’apprendere che  il percorso della pista ciclabile fosse da te scelto  con il lancio della monetina perché non dovevi turbare l’animo di qualche consigliera; abbiamo  atteso mesi che si sciogliesse il dubbio sulle essenze arboree per la piazza della stazione mentre il degrado dell’area proseguiva; scusaci se abbiamo ottenuto il finanziamento per il teatro con colloqui e confronti che te non sai neanche in quale Ufficio della Regione sono avvenuti; scusaci se abbiamo insistito perché fosse coperta la buca e poi realizzati alcuni posti auto (quelli almeno rimarranno per anni); scusaci ancora se abbiamo osteggiato una ragionieristica visione dell’amministrazione che prima del fine del risanamento del bilancio aveva quello della paralisi dei servizi e delle opere alla città; avrai avuto una immensa pazienza  quando osteggiavamo in ogni modo la volontà di chi a te molto vicino voleva licenziare il personale alla Poseidon e poi procedere alla chiusura della stessa salvando magari i posti di chi addetto ai tributi (chissà perché!); ti ringraziamo di aver compreso la nostra esigenza di un confronto con la città sul futuro del parcheggione perché non sapevamo il dramma che vivevi con la Tue consigliere di fiducia sulla necessità di fare il “bosco urbano”; e poi, abbiamo fortemente voluto rifare le strade; progettare gli adeguamenti delle scuole; dare il via ad altre diverse opere che partiranno questo anno; quando abbiamo riequilibrato il sinallagma del contratto ‘Vivenda’ facendo sì che il centro cottura fosse del comune (che lo aveva pagato) e vi fossero per il futuro menu concordati e biologici oltre risparmi di denaro; quando abbiamo ottenuto un ampliamento del Tpl (forse non sai neanche cosa sia l’Aremol); quando abbiamo voluto il consorzio del Tpl con Anzio.

Ti porgiamo le scuse infinite per aver risolto il dramma dell’appalto IPI mediante  una gara ponte fatta in sei giorni e sempre con il dissenso di chi è sempre stato il Tuo mentore: ti sei mai chiesto perché tutto non doveva cambiare e rimanere immobile?

Scusa le lacrime vere di qualcuna di noi che urlava comprensione per gli Uffici che presidiava e implorava personale e denaro per il bene della città: sono state veramente inaccettabili; si può mai piangere perché non si hanno risorse per servizi sociali, perché manca il personale e si deve non solo fare l’assessore ma lavorare come impiegati? Poco importa: i tuoi consiglieri hanno sempre pensato che fossimo loro stipendiati mentre noi eravamo e siamo convinti che agivamo per la città e nello spirito del Movimento.

Scusaci tutti per aver fermato la Tua mano più volte dal firmare le Tue dimissioni fino a fermarti il giorno delle ‘Idi di Marzo’ quando qualcuno voleva staccare  la spina al tuo pc sul quale digitavi l’abbandono: quel giorno avevi saputo che i Tuoi fidati dieci consiglieri Ti avrebbero fatto mancare il numero legale per l’approvazione del bilancio (era questo il ricatto politico che poi si è attuato).

Non abbiamo voluto noi le piogge, ma scusaci se per il maltempo  con le nostre auto abbiamo passato ore a girare per la città per avere un dato e quindi dare indicazioni di intervento agli uffici che le trasmettessero alle ditte incaricate.

Sinceramente ci scusiamo per non esserci accorti che nel “sacco” (cosi si chiama in gergo il cumulo degli atti  allegati al bilancio) delle delibere finanziarie ce ne era una che avrebbe portato i cittadini di Nettuno sotto il Comune con i forconi: di chi era l’idea di trasformare il Piazzale di San Rocco (ma in verità tutto il centro dal confine di Anzio) in un trionfo di pubblicità sui pali dell’illuminazione? alle nostre rimostranze non hai proferito parola così come quando più di uno  di noi ha avuto modo di leggere una imbarazzante mail a te indirizzata rinvenuta sul tuo tavolo.

E poi, mai riusciremo veramente a scusarci di aver:

  • ricreato una rete con il terzo settore e con le parti sociali e ridato vita ai servizi sociali comunali e dei piani di zona ( i consiglieri sapranno cosa sia?);
  • l’aver arginato le spese legali folli, l’aver creato l’albo avvocati e aver istituito tra i primi Comuni in Italia la Commissione di garanzia del cittadino esempio virtuoso di democrazia partecipata ( questa forse non è piaciuta per nulla ai tuoi ex consiglieri);
  • l’aver messo le mani sul cimitero con il censimento e la volontà di trasformarlo in un reale servizio ai cittadini; scoprire la reale situazione e il motivo del perché non poterlo gestire come prevede la legge;
  • l’avere affrontato la vicenda dei cd. numeri civici con un risparmio di oltre 380 mila euro ( che brutta cosa mettere le mani su “operazioni” concluse);
  • che brutta cosa litigare con chi, ignaro del sentire sociale, aveva tagliato un milione di euro ai servizi sociali; che diamine, pure noi che abbiamo preteso in giunta il senso della giustizia e della equità sociale.

A noi non è mai piaciuto il metodo da vecchia politica: ‘non scriviamo nulla nelle delibere poi lo facciamo fare ai dirigenti’ (chi diceva questo?): che bel concetto dell’agire amministrativo; che bel modo di governare una città; e scusaci se non abbiamo condiviso questo pavido agire di chi poi è rimasto sempre il Tuo vero consigliere. Che matti noi volevamo agire, metterci la faccia ed assumerci responsabilità!!

Questa cosa non ce la perdoneremo mai perché è stata veramente grave: l’aver messo le mani sull’urbanistica, in una città dove è sempre stata una prateria e aver posto le basi per la variante al Prg. Che ingenui a pensare di ridisegnare la città e fermare il grande gioco dell’affarismo edilizio senza ‘parlare’ con chi conta a Nettuno;  meglio gestirla in Commissione Urbanistica sin dagli elementi embrionali; che ingenui a non capire quale conflitto di interessi ci fosse tra i Tuoi consiglieri sull’urbanistica. Abbiamo voluto bloccare il pagamento di un esproprio per 800 mila euro (e spicci) mentre il giusto era intorno ai 150 mila euro: scemi noi!

Dai, che sciocchi siamo stati a non voler amministrare: una bella statua a Joe di Maggio o far volare qualche drone questo si che è amministrare; non doveva interessarci la città che non ha le rete fognaria  separata dalle acque bianche. Ma, mentre ci illustravi questi tuoi propositi futuri ci comunicavano che la congiura del consiglio del bilancio era stata attuata.

E  il tanto sbandierato capitolo IPI: per la miseria che capoccioni; meglio pagare interessi in banca  per le anticipazioni volute dal tuo mentore che affrontare il problema: paura di combattere i poteri forti. Ma a noi, che razza di matti siamo stati, ci è venuto in mente di tenere pulita la città; di pagare gli operai.

Già da allora dovevamo capire il disegno oscuro ma ci siamo ostinati nel credere nella buona fede delle persone.

E siamo noi che abbiamo affrontato un consiglio comunale nel quale non hai aperto bocca; però “il giornale” titolava che era Mancini contro i lavoratori. Nell’occasione hai sfoderato tutto il coraggio nel combattere un sistema (o forse fosti silente?). Un cuor di leone.

Perdona ancora se abbiamo tenuto nascosto alla città la tua volontà di dimetterti per aver assunto un compito troppo grande in un comune veramente disastrato; le urla, le crisi ,le gravissime critiche ed addebiti ai tuoi sodali consiglieri che quotidianamente ci scrivevi: chissà se non  sarebbe un serio problema per te se leggessero.

Ti ringraziamo di tutto ed il nostro è un ringraziamento totale: per averci dato modo di fare noi e solo noi le cose che Tu hai (almeno questo lo hai fatto) rivendicato come Tue e dei Tuoi consiglieri: chi ci può credere? Solo per gioco spiega come le hai fatte o come le hanno fatte. Che brutta cosa leggere che le hai fatte te insieme a quel manipolo di consiglieri che  si sono visti solo per opporre ostacoli.

Abbiamo sbagliato noi nel non sapere che nel M5S fosse sistema fare riunioni segrete,  redigere  documenti discutibili e quanto altro di indicibile (un preventivo è un preventivo e un Tuo consigliere avvocato parla di preventivi; la tesi difensiva dell’analisi di mercato non regge: la legge non prevede che i consiglieri portino preventivi o anche analisi di mercato!).

A loro un grazie per i mesi passati  per decidere dove far passare la pista ciclabile e poi affidarsi al lancio di una monetina; ai  cinque mesi per decidere le essenze arboree per la piazza della stazione; per aver ostacolato la potatura degli alberi in piazza mentre il guano insudiciava la città e la salute; per le 26 (neanche il comune fosse il ministero delle infrastrutture) commissioni dei LL.PP. (roba da Corte dei Conti!) quando non ci risulta che il Presidente della Commissione si sia mai interessato all’andamento di una sola opera; un immenso perdono per la scelta migliore contraria al volere della città: un bel bosco urbano al posto del parcheggione.

Grandi ed inoperosi  nelle loro idee che però sono immediatamente divenuti attivi come si rileva dal  famoso verbale dei preventivi  del dopo dimissioni: come hai potuto firmarlo Tu che neanche i Cud dei dipendenti volevi firmare; come hai potuto non sapere che sarebbe stato l’inizio del tuo “ nuovo metodo di amministrare”: certo avere dei rompiballe inavvicinabili pesava: meglio far finta di niente.

Peccato, hai dimenticato che c’erano quattro persone (De Luca Daniela, Petroni Simonetta, Montani Marco e Nigro Giuseppe) oneste e perbene che non avrebbero mai debordato: caro ex Sindaco le persone perbene sono una brutta bestia.

Non accettano mance e non vogliono potere, si nutrono del loro essere e dei loro principi: per questo noi siamo convinti che sei tu che hai tradito i quattro ed i loro principi e non come vorresti far credere il contrario: chiedi ai tuoi  (pensiamo tu sappia anche chi siano) che hanno frequentato l’opposizione e con qualcuno chattavano durante il consiglio comunale, se ci sia stato accordo per le dimissioni e se ci sia stato un registra o un manovratore; i Tuoi sodali hanno ottimi rapporti con l’opposizione cui confezionavano interrogazioni non certo a favore della amministrazione.  Tu li conosci bene i quattro che si sono dimessi: se hai coraggio dillo alla città se siano mai stati scorretti, se non ti abbiano difeso ovunque, se hanno disprezzato chi usava un metodo decisamente anomalo.

Gli scontri con l’opposizione li abbiamo avuti noi e qualcuno dei quattro: forti ma sempre civili e nel rispetto delle regole democratiche. Sei un uomo di legge, non puoi non sapere che la frase del tuo assessore (così ridicolmente quasi giustificata dalla Tua capo-cordata) non abbia violato l’istituzione consigliare; certo magari tu l’hai  condivisa quale nuovo metodo e nuovo percorso amministrativo.

Del destinatario della frase non condividiamo nulla ma non crediamo che un uomo di legge non possa averne rilevato la gravità: noi cosi siamo. L’opposizione fa il suo mestiere, ci confrontiamo anche pesantemente ma le regole (già le regole quelle vere non quelle di comodo) fondanti la democrazia non si vìolano e non si offende chi è comunque rappresentante del popolo nettunese. Che mesta figura: rivediti lo streeming forse comprenderai il perché di tante cose.

Ci dispiace infine per non aver compreso le ragioni politico-amministrative della  tua scelta di accettare le nostre dimissioni mai date; forse le hai accettate per campare tranquillo e lasciar campare chi voleva “campare”.

Adesso ci prendiamo da persone a Te vicine anche l’appellativo di faccendieri, manovratori e quanto altro ma Noi non abbiamo debiti ne morali, né patrimoniali (spiegalo a chi non dorme la notte o usa photoshop) e non abbiamo bisogno neanche di pensarle certe cose; purtroppo per te siamo persone libere, rispettabili e  rispettate; abbiamo sempre pensato di prestare un servizio alla città di Nettuno non a te o ai consiglieri: uno di noi ti disse che noi eravamo la Tua fortuna ma anche la Tua dannazione perché ti costringevamo ad amministrare la città per il bene dei cittadini.

Il Tuo modo di agire ( una nomina ne è la prova) non ci spaventa e neanche ci preoccupa un metodo fin troppo noto: torna a lavorare almeno ti distrai dalle tue passioni giallistiche di film che sceneggi e fai recitare: quando parli di manovratori (ed altro) di 4 persone perbene sei sicuro di dormire sereno la notte dopo una bugia cosi grande? Noi sappiamo cosa insegnare ai nostri figli e li rispettiamo essendo il nostro agire lo specchio della correttezza prima quali persone e poi quali giusti amministratori come siamo stati: pensa per un momento quante cose ancor di più potremmo dire alla città del Suo ex Sindaco eppure perché infierire oltre.

Non hai mai voluto accettare di dover amministrare 50.000 persone tra mille difficoltà: questa è la verità.

Non accetteremo mai  che tu ti permetta di stravolgere la storia che è anche e soprattutto la nostra storia e piantala di usare il giornale di famiglia ( che tanto aveva sperato in te….); chi crede a chi si accompagna volentieri da 35 anni a chiunque sia potente e da sempre spera in un posto in paradiso magari senza essere disturbato da problemi economici pur incombenti?  pensi veramente che il vero favore alla destra Anziate e Nettunese non sia stato fatto da chi a Te vicino?

Noi per le nostre professioni siamo stimati e la politica quella vecchia che piace tanto a qualcuno dei Tuoi la contrastiamo;  nessuno della vecchia politica si permette solo di pensare di poterci avvicinare figuriamoci chiedere una mano: cambia il disco non è quello giusto perché possiamo diventare più precisi e documentati.

Abbiamo presidiato Assessorati di peso e sai quale è il bello? A Nettuno girava la chiacchiera “ è finita con questi non si va da nessuna parte..”.

Lascia perdere le “idi di marzo” e facci un piacere: spiega a quei dotti luminari consiglieri  disinteressati al bene comune di Nettuno che amministrare non è potere ma servizio; che le indennità non hanno coperto le spese ( comprese le multe prese e l’abbonamento per il parcheggio) e che noi abbiamo usato le nostre auto non quelle del Comune per servizi alla città. È questione di stile coerenza, dignità ed in linea con i principi del M5S.

Amministrare  non è  una riunione di  meetup nè un pomeriggio su facebook: è una cosa seria e ci vuole impegno e sacrificio e non ci sono benefici se lo si fa come Noi abbiamo fatto; spiega ai tuoi “leoni da tastiera” alleati con chi ha infettato il tutto ( sempre la vicina Anzio) che la piantassero di offendere chi ha combattuto contro la vecchia politica: spiega loro cosa è la corruzione nella sua ampia accezione e magari la piantano.

Potevi spiegare a tutti che ciò che è stato  fatto è stato possibile perché c’era una squadra coesa di cui tu e solo tu sei sempre stato il Sindaco; nessuno di noi ha mai violato questo:  lo sai bene!

Permettici una piccola censura: nel tuo comunicato parli della devoluzione della Tua indennità; non è bello; chi fa donazioni non ne parla.  Uno di noi ha fatto anche di più di te eppure non lo ha sbandierato ai quattro venti: un po’ di stile diamine.

Adesso “spiacciati” la Tua assemblea alla quale Ti sei guardato bene di invitare Noi ed i quattro  dimissionari e portati le tre delibere fatte in 50 giorni dalle nostre dimissioni  i cui oggetti sono meno dell’ordinario agire amministrativo.

A riveder le stelle.

Simona Sanetti, Nanda Salvatori, Daniele Mancini, Guido Fiorillo e Stefano Pompozzi.