Una mattinata pessima quella di oggi per la politica di Anzio. Dopo il rinvio alle 11,30 dell’inizio del consiglio comunale per permettere ai politici locali la partecipazione al funerale del fratello del consigliere Pasquale Perronace (a cui hanno preso parte anche i consiglieri di opposizione) ci si aspettava che, infine, la maggioranza assente in massa fin dalla prima mattina (consiglieri, sindaco e giunta) si presentasse. Così non è stato. I banchi occupati dal centrodestra sono rimasti vuoti. Alle 11,50 circa, quando il Presidente del consiglio comunale Sergio Borrelli ha fatto l’appello, constatando la mancanza del numero legale. Era evidente che l’assise, convocata dall’opposizione, non si sarebbe svolta. Borrelli ha quindi deciso di dichiarare annullata la seduta ma non ha potuto evitare (per quanto ci abbia provato) di dare sfogo ai consiglieri presenti, che uno ad uno hanno preso la parola. Particolarmente duro l’intervento dell’ex Senatore Candido De Angelis. “A mia memoria – ha detto – non è mai accaduto che la maggioranza non si sia presentata in un consiglio comunale convocato in maniera non pretestuosa per affrontare una questione importante per la città. Quello che è successo è vergognoso. Una mancanza di rispetto totale nei confronti dei cittadini e dell’opposizione che è minoranza in consiglio ma rappresenta la maggioranza dei cittadini. La città sta soffrendo – ha aggiunto De Angelis – e chi la governa non sembra rendersi conto dei malesseri diffusi. Chi governa deve stare in mezzo alla gente e sapere cosa accade. Anzio è sporca e piena di buche, non c’è la loro, molti commercianti sono in difficoltà, il porto potrebbe essere un volano di sviluppo ma la maggioranza non ne vuole discutere. Questa situazione non può andare avanti. Non si fa nulla in questa città, ci si muove solo per marchette e prebende. Siamo diventati una marchettopoli. Adesso la nostra opposizione cambierà: convocheremo un consiglio al mese, dobbiamo rispondere ai cittadini che ci hanno eletto e che ci chiedono conto del nostro lavoro. Diremo loro – conclude – dove la giunta Bruschini butta i soldi dei contribuenti per fare i favori agli amici e chiederemo conto ai dirigenti che firmano su quali basi hanno scelto alcuni progetti piuttosto che altri. Volevano discutere, ora saremo invece opposizione dura”.