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Candidature ad Anzio, Colelli del Pd boccia Palomba e quota Del Giaccio e Pollastrini

"Da membro del Direttivo del PD di Anzio ed in assenza di una comunicazione ufficiale, avverto la necessità di fornire un chiarimento riguardo alle voci che ormai si rincorrono da una settimana, riguardo alla possibilità che il PD

La sede del Pd di Anzio

“Da membro del Direttivo del PD di Anzio ed in assenza di una comunicazione ufficiale, avverto la necessità di fornire un chiarimento riguardo alle voci che ormai si rincorrono da una settimana, riguardo alla possibilità che il PD ad Anzio appoggi la candidatura di Roberto Palomba”. Lo scrive in una nota stampa il Componente del direttivo del Circolo PD di Anzio “Angelo Vassallo” Stefano Colelli.

“Nell’ultimo direttivo infatti il Vice Segretario Provinciale De Micheli, prendendo atto di alcune candidature di centro destra e nel contestualizzare i risultati locali del 4 marzo, ha avanzato la proposta che si portasse al tavolo della Coalizione di Centro Sinistra, la proposta di un eventuale allargamento. I nomi citati, fatti di fronte al Segretario Provinciale Rocco Maugliani e al Segretario del Circolo Federici, sono stati quelli di Roberta Cafà e appunto Roberto Palomba , che però sono stati presentati a puro titolo “esemplificativo” e utili al confronto interno, e credo senza alcun fondamento concreto. Dico questo perché è evidente che nel primo caso ci troviamo di fronte ad un esponente politico che ha rivestito il ruolo di Assessore nelle giunte di Centrodestra e nel secondo caso davanti a chi ha dichiarato pubblicamente di sostenere la candidatura di Fabio Capolei, candidato per Forza Italia alle ultime elezioni Regionali, quindi contro il Presidente Zingaretti, una delle poche realtà del PD che sono riusciti, con non poche difficoltà ad arginare il vento populista di questa triste stagione politica. A queste considerazioni oggettive, già emerse nel dibattito interno, aggiungo alcune mie riflessioni personali.

Cosa accadrebbe se il PD decidesse di rinunciare al lavoro svolto per circa 3 mesi con le altre forze politiche e civiche riconducibili al perimetro di Centrosinistra per appoggiare un candidato, che se anche civico e con un lontano trascorso nel PD, avesse “oggi” un chiaro riferimento a chi negli anni ha appoggiato le giunte De Angelis e Bruschini? La risposta sarebbe che l’emorragia di consenso verso i movimenti populistici continuerebbe il suo trend crescente, e il motivo è semplice. Negli ultimi 5 anni c’è sempre stata una valutazione largamente condivisa da tutti all’interno del PD locale. Sia i dirigenti che gli iscritti, che sono stati in più occasioni chiamati a contribuire con la loro partecipazione a svariate iniziative, hanno sempre sostenuto che la linea politica del partito doveva essere inequivocabilmente alternativa a quella delle amministrazioni di Centro Destra che negli anni hanno depauperato il nostro territorio, fin anche a inquinare il tessuto sociale in profondità.

Ecco quindi che appoggiare una candidatura che nel suo civismo accoglie sostenitori di Forza Italia, sarebbe come dire al nostro mondo che li abbiamo presi in giro, e che le voci che hanno accusato il PD di consociativismo con il Centro destra in questi anni, sono vere! Credo invece che il fatto che il PD in questi anni, sia stata l’unica “vera” forza di opposizione, come dimostrano ad esempio le molteplici votazioni in Consiglio Comunale, soprattutto quelle contro un bilancio a dir poco “inopportuno” se non addirittura “scandaloso”, proposto dal Centro Destra, dia credibilità e consistenza ad una proposta politica davvero alternativa. Infatti, non si può dire altrettanto della finta opposizione fatta da De Angelis, che infatti oggi è sostenuto proprio dal Sindaco Bruschini. Ad una Maggioranza fragile occorrono i voti di una opposizione compiacente. Ecco quelli non siamo stati noi! Altra riflessione riguarda le ultime elezioni del 4 marzo. Queste infatti non hanno intaccato solo il PD ma anche il centrodestra, che si presenta alle amministrative con molte fratture, con una storia amministrativa imbarazzante ed una proposta politica logorata dalle promesse non mantenute incarnate dal principale Candidato di riferimento. I Cinque Stelle godono sicuramente di una posizione più favorevole, ma anche in loro si notano fratture rilevanti. Rinunciare al nostro principale tratto distintivo per un salto nel buio, sarebbe un errore gravissimo che avrebbe chiare responsabilità. A questo punto vorrei fare una chiosa sul nome che dovrà guidare la Coalizione.

Ad oggi ci sono importanti protagonisti nel perimetro di Centrosinistra che ci possono far fare un salto di qualità e rilanciarci. Tra questi ci sono senza dubbio Valerio Pollastrini e Giovanni del Giaccio. Ad entrambi va riconosciuto il merito di aver interrotto il lavoro sulla propria candidatura per favorire l’aggregazione della coalizione, non attorno ad un candidato predefinito ma attorno ad una proposta condivisa. Grazie a questo metodo nel tavolo di Coalizione sono emerse giovani risorse che meritano rispetto, e non è detto che non si possa partire da lì. Se il Centrosinistra sarà unito, orgoglioso, motivato e seriamente alternativo, sono convinto che dirà la sua con autorevolezza, e chissà…

Riguardo poi alle indiscrezioni di stampa che voglio che l’accordo con Palomba sia stato realizzato lontano dal nostro territorio, sarebbe ipocrita da parte mia dire che queste cose in passato non sono accadute, ma a seguito del pessimo risultato elettorale, la Senatrice Anna Maria Parente in una recente visita al nostro Circolo, ci ha spronato ad ascoltare la gente, così da intercettare le istanze ed i bisogni delle persone. In quella occasione abbiamo avuto un sincero confronto ‘molto serio ed onesto’ ed alcune critiche, accolte dalla Senatrice, le segnalavano proprio come ci fosse uno scollamento tra la base elettorale e i vertici del PD. Spero quindi che le lezioni siano state imparate, anche perché se così non fosse, non ci si potrà sorprendere quando il nostro elettorato continuerà l’emorragia verso altre formazioni politiche”.