Home Politica Alessandrini e Buonasorte della Lista Pirozzi: “Basta tagli alla sanità”

Alessandrini e Buonasorte della Lista Pirozzi: “Basta tagli alla sanità”

“Vista la forte sensibilità di Sergio Pirozzi verso la Sanità periferica del Lazio, ho voluto insistentemente farlo venire, fargli vedere con i suoi occhi, quindi aspettavo con trepidazione questa giornata di verifica delle condizioni in cui versa la Sanità di Anzio e Nettuno,

“Vista la forte sensibilità di Sergio Pirozzi verso la Sanità periferica del Lazio, ho voluto insistentemente farlo venire, fargli vedere con i suoi occhi, quindi aspettavo con trepidazione questa giornata di verifica delle condizioni in cui versa la Sanità di Anzio e Nettuno, uno dei punti di forza nel programma del candidato della Regione Lazio Sergio Pirozzi, ed avevo ragione. Lo slogan della Lista Civica Sergio Pirozzi Presidente è “Prima gli ultimi” che è il nostro modo di concepire la Politica del fare“.
Lo ha dichiarato Lorenza Alessandrini che ha seguito Pirozzi nel suo giro e ha aggiunto – “E’ entusiasmante stare tra la propria gente al fianco di personaggi come Sergio Pirozzi e Roberto Buonasorte, ci si sente più determinati e vincenti”.

VILLA ALBANI
Sempre Alessandrini. “Un tempo, non tutti sanno, era un polo d’eccellenza del Centro Italia per la neuro riabilitazione infantile e pediatrica, dove prestavano servizio i pionieri della riabilitazione, come il professore Sabbadini e il professor Migliorini. Tant’è vero che con decreto presidenziale del 1970 gli veniva conferito tale riconoscimento. Negli anni successivi è avvenuta una forte e decisa involuzione che avrebbe portato a mettere in discussione la vita di tale nosocomio in favore dell’ospedale “Spolverini” di Ariccia. Tante le battaglie portate avanti in quegli anni dal Comitato dei Genitori di Figli con Handicap e dai cittadini di Anzio e Nettuno che hanno sposato la causa di impedirne la chiusura (a vantaggio di una speculazione edilizia si diceva in quell’epoca).
Oggi, va detto, qualcosa è cambiato ed è impensabile destinare esclusivamente ad alcune prestazioni una struttura di queste dimensioni posta al centro della città di Anzio; l’apertura dei servizi sanitari offerti alla cittadinanza come il centro prelievi, il presidio vaccinale, radiologia e quant’altro è un valore aggiunto per la nostra comunità, ma occorre tornare ad ripristinare quei servizi di alta consulenza che nel tempo si sono persi e di cui si sente la necessità. La presenza sul nostro territorio di diverse associazioni merita anche un riconoscimento di questo tipo, evitando alle stesse quel pendolarismo cui sottopongono i piccoli pazienti”.

OSPEDALE RIUNITI DI ANZIO E NETTUNO E POLIAMBULATORIO BARBERINI

Dichiara Roberto Buonasorte. “Il giro nei diversi reparti ha confermato, qualora ce ne fosse bisogno, la grande disponibilità, la professionalità e la sensibilità del personale che ci accoglie; chi lavora in queste strutture ambulatoriali ed ospedaliere si prodiga al meglio con orari impossibili, a volte senza alcuna pausa, con l’obiettivo di prestare al meglio le cure necessarie con i pochi mezzi messi a disposizione. Si rende necessario certamente l’incremento del personale medico ed infermieristico, al quale sicuramente, al momento, è carente di prodotti medicali e farmacologici. Un limite evidente viene rappresentato dalla carenza di posti di terapia intensiva o di urgenza/ salvavita. E’ indispensabile che l’Ospedale Riuniti Anzio/Nettuno sia in grado di fornire tutte quelle prestazioni in grado salvare la vita dei residenti e non, mentre per le prestazioni di specializzazione e chirurgica programmata possono essere diversificate tra i diversi ospedali presenti nell’interland”.

“Ora, sappiamo bene – ha quindi concluso Lorenza Alessandrini – che quanto avviene negli ultimi anni con gli innumerevoli tagli alla nostra Sanità, è solo questione di volontà politica. Quindi la domanda che mi pongo è questa: Se il presidente della Regione, deve agire con la diligenza del buon padre di famiglia, va da se che i cittadini sono al pari della prole… Allora, quale genitore farebbe tagli al bilancio familiare, togliendo le cure ai propri figli? Che i tagli si facciano altrove”.