Home Politica Del Giaccio presenta il programma di #unaltracittà per Anzio

Del Giaccio presenta il programma di #unaltracittà per Anzio

"Ho ribadito spesso, negli ultimi giorni, che come sono candidato a guidare la città allo stesso modo sono disposto a fare un passo indietro in nome dell’unità della coalizione di liste civiche e delle forze di centro-sinistra

Giovanni Del Giaccio
“Ho ribadito spesso, negli ultimi giorni, che come sono candidato a guidare la città allo stesso modo sono disposto a fare un passo indietro in nome dell’unità della coalizione di liste civiche e delle forze di centro-sinistra che stanno confrontandosi sulla definizione di un quadro politico e del programma amministrativo”. Lo scrive Giovanni Del Giaccio in una nota stampa. “Come ho detto e ripetuto, importante è dimostrare ai cittadini che non solo chi ha amministrato e vuole continuare a farlo ha fallito, ma avere una proposta alternativa seria, credibile e unitaria. A prescindere da chi sarà il candidato sindaco della coalizione. Per questo – dopo confronti con amici, conoscenti, persone che vivono altrove e che abbiamo sentito grazie a Skype, gente che con la politica locale non ha mai avuto niente a che fare e ha deciso di essere nel movimento civico #unaltracittà – abbiamo ritenuto di divulgare gli spunti per un programma. Sono quelli sui quali ci sarà il confronto. Altri campi non ci appartengono”.

#unaltraprospettiva

Realizzare, non costruire perché di costruito c’è fin troppo. Stop al consumo di suolo e attività mirata alla riqualificazione ambientale come punto principale del programma amministrativo.

1) Revoca della variante “Puccini”

2) Revoca del piano del centro urbano.

3) Incentivi per il ripopolamento del centro legati a sgravi (fiscalità locale) per chi sceglie di risiedere; premi (eventuale cubatura, ovviamente limitata) per chi riqualifica, realizza ascensori e posti auto; premi (fiscalità locale) per chi realizza iniziative tipo B&B e albergo “diffuso”

3) Interventi legati alla legge di rigenerazione urbana

4) Studio di eventuale moratoria dell’applicazione del piano regolatore generale, da verificare perché esistono diritti acquisiti.

#unaltraprogettualità

Il Comune non può essere inteso come ufficio di collocamento per amici degli amici o portatori di voti, bensì come “motore” di iniziative che abbiano ricadute nel breve, medio e lungo periodo.

1) Porto: trattare con la Regione Lazio affinché sia parte attiva del progetto, liquidando se necessario il socio privato della Capo d’Anzio. Coinvolgere ove necessario l’Autorita di bacino che ha mezzi anche finanziari per la realizzazione dell’opera che veda come prioritaria la riqualificazione del bacino interno. Il mega progetto può attendere

2) Investire risorse sui punti di forza della città: mare, mare, mare…. da Nerone allo sbarco, dall’enogastronomia al turismo balneare, con eventi di respiro nazionale e internazionale.

Stop ai fondi a pioggia per manifestazioni di basso profilo, coinvolgimento di altre realtà – soprattutto riguardo allo sbarco – per un grande progetto europeo.

3) Immaginare l’ingresso in una Fondazione già esistente e di spessore per realizzare eventi in sinergia, verificando la possibilità di inserire il Paradiso sul Mare nel patrimonio della stessa Fondazione, in cambio della ristrutturazione dell’immobile e dell’uso garantito alla città.

#unaltramacchinamministrativa

Dove dipendenti, funzionari e dirigenti non abbiano il fiato sul collo della politica e i ruoli siano rispettati. Gli obiettivi da raggiungere ambiziosi e certi, la premialità sia legata ai risultati raggiunti.

1) Un sistema informatico unico, funzionale, che risolve i problemi dei cittadini.

2) Un ufficio relazioni con il pubblico aperto dalle 9 alle 18 come unico accesso per l’utenza, in grado di prendere in carico e risolvere le esigenze dalla carta d’identità alla pratica edilizia

3) Un ente in grado di fornire servizi senza passare per richieste di favori. Serviranno dirigenti, funzionari e dipendenti lineari, non “allineati” come pretenderebbe qualcuno

4) Un ente che prende “in carico” i cittadini bisognosi, li segue e li assiste senza distribuzione di fondi a pioggia ma con progetti di inserimento d’intesa con le realtà del terzo settore e utilizzando ogni possibile sistema di incentivo in cambio di servizi per la collettività

5) Un ente che grazie a un ufficio studi e programmazione conosce i dati, li analizza, interviene sulla base di questi, partecipa a bandi regionali, nazionali ed europei.

#unaltrapulizia

Riduzione della bolletta dei rifiuti, oggi tra le più alte in Italia, attraverso un sistema di raccolta differenziata efficiente e redditizia

1) Blocco della realizzazione di ulteriori impianti sul territorio

2) Verifica della riduzione della capacità di lavorazione dell’impianto autorizzato grazie alla volontà delle amministrazioni uscenti

3) Sgravi reali per chi differenzia, attraverso un sistema di “pesatura” del rifiuto, sistema già in atto in numerose città

4) Totale passaggio al solare e solare/termico degli edifici pubblici; sostegno del Comune – anche attraverso una centrale acquisti – ai cittadini che intendono passare all’energia solare e solare/termica

5) Adesione ai principi del manifesto “Territorio zero” e sua graduale applicazione nel tempo

#unaltratrasparenza

Perché la legalità – a partire dalle cose quotidiane – sia presidio universale.

1) Censimento del patrimonio pubblico, verifica della legittimità dell’occupazione/uso, piano di rientro per i morosi, schede on line sul sito del Comune; certezza attraverso bandi nell’assegnazione e utilizzo degli spazi.

2) Censimento della situazione delle scuole, verifica delle esigenze, programma di interventi a breve, medio e lungo periodo, schede on line sul sito del Comune

3) Disponibilità di spazi pubblici per la cittadinanza, a prezzo calmierato, per lo svolgimento di riunioni e/o incontri

4) Streaming delle sedute di consiglio comunale e commissioni consiliari, di qualità e senza interruzioni pubblicitarie

5) Partecipazione dei cittadini alla vita del Comune anche attraverso opportune modifiche allo Statuto

#unaltramobilità

Immaginare per il trasporto su gomma un sistema che si leghi al “nodo” della nuova autostrada Roma-Latina e allo svincolo Cisterna-Valmontone. Incentivare il trasporto su rotaia e tutto ciò che riguarda la mobilità sostenibile

1) Intesa con Regione Lazio e Trenitalia per la verifica di passaggi “express” per alcuni dei treni da e per Roma, con eliminazione di fermate intermedie (dopo quella di Anzio, solo Lavinio o Padiglione)

2) Parcheggi di scambio ovunque è possibile e incentivo all’uso di navette

3) Estensione dei progetti pedibus in tutti gli istituti scolastici

4) Nodi di scambio treno-bici con percorsi ciclabili che dalle stazioni conducono verso il mare o i parchi.

5) Immaginare – nel lungo periodo – a Padiglione un unico nodo di scambio ferroviario Anzio-Nettuno, con parcheggio multipiano, e riutilizzo della linea ferroviaria con mezzi più “leggeri” o in alternativa la riqualificazione della stessa sul modello della High Way di New York o della pista San Candido-Lienz, con la creazione di un parco urbano ciclabile e “snodi” verso i parchi e il mare

#unaltrasanità

Fatta di servizi sul territorio, presa in carico delle persone con fragilità, meno accessi impropri in ospedale e più prevenzione. Il Comune partecipa alla conferenza dei sindaci, in quella sede dovrà chiedere e ottenere

1) Garanzia dell’assistenza di qualità in fase di emergenza/urgenza

2) Servizi di prossimità per il cittadino affetto da patologie gravi e da patologie croniche

3) Attività di screening e prevenzione che parta dalle scuole elementari per le vicende legate all’alimentazione e arrivi fino alle patologie più serie

4) Realizzazione di servizi per post acuti e lungodegenza e/o Rsa pubblici

#unaltraccoglienza

In una città dove l’immigrazione sia vista come una risorsa e mai come un peso, sviluppando modelli di integrazione.

1) Analisi dei dati e verifiche delle esigenze sul territorio, interventi mirati ove necessario

2) Modelli di integrazione sulla falsariga di ciò che avviene già nelle scuole del territorio

3) Adesione allo “Sprar” per la gestione di eventuali richiedenti asilo