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Auto in fiamme per la Gdf, il Senatore Cervellini chiama Ministro e Prefetto

"Teniamo alta la guardia: continua la battaglia per la legalità nel litorale romano e sud pontino". Lo scrive in una nota stampa il Senatore di Sinistra Italiana, Lista Liberi e Uguali, Massimo Cervellini.

Da sinistra Cervellini con la Angeli e Mineo al convegno di Liberi e Uguali

“Teniamo alta la guardia: continua la battaglia per la legalità nel litorale romano e sud pontino”. Lo scrive in una nota stampa il Senatore di Sinistra Italiana, Lista Liberi e Uguali, Massimo Cervellini. “Apprendo con preoccupazione che il consigliere del centro destra di Anzio Giuseppe Ranucci, durante il recente consiglio comunale di Anzio sulle Biogas, ha espresso preoccupazione per la propria incolumità personale e per quella della sua famiglia. Testualmente il consigliere ha dichiarato: “Scusate ciò paura di parlà se succede qualche cosa ai miei figli siete tutti testimoni”. La vicenda delle Biogas, con relativi interessi economici e politici alla base della loro realizzazione nel territorio di Anzio, sono da tempo al centro delle denunce di Liberi ed Uguali e del locale comitato cittadino contro le Biogas. Nell’ambito dell’indagine Evergreen delle fiamme gialle di Anzio sono emersi, con prepotenza, pesanti interessi di alcuni imprenditori nella realizzazione di uno degli impianti. Il clima ad Anzio – e nel litorale romano e sud pontino – è sempre più grave, tra attentati ed intimidazioni che rimangono impuniti (non ultimo quello avvenuto nei giorni scorsi a Nettuno, ai danni di un’auto di servizio della Guardia di Finanza a piazza Mazzini, al cui Comando rivolgo la più sentita e sincera solidarietà). Gli articoli della giornalista di Repubblica Federica Angeli hanno rappresentato contatti diretti tra esponenti della criminalità organizzata ed amministratori locali. Di fronte a questa situazione chiederò un incontro urgente con la prefettura: mi rivolgo altresì al ministro dell’Interno Minniti, affinché si intervenga subito, anche in coerenza con gli impegni assunti in occasione della stesura della Carta di Milano durante gli “Stati generali della lotta alle mafie”, rilanciato recentemente, in occasione della presentazione del documento finale, da Rosy Bindi, presidente della Commissione d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali. Solo la partecipazione di tutti alla battaglia per la legalità – istituzioni, forze dell’ordine, cittadini – può renderci più forti nella ricostruzione del tessuto sociale e politico, fondamentali per sostenere l’azione degli organi dello Stato contro la criminalità in questi territori: lotta che stiamo portando avanti da molto tempo su tutto il litorale sud pontino e che continueremo a sostenere, impegnandoci in prima linea”.