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Riflessioni politiche, Eugenio Ruggiero scrive al Sindaco di Anzio Bruschini

Riportiamo integralmente la Nota di riflessione politica che ci è stata inviata dal consigliere comunale Eugenio Ruggiero e diretta al Sindaco di Anzio

Eugenio Ruggiero

Riportiamo integralmente la Nota di riflessione politica che ci è stata inviata dal consigliere comunale Eugenio Ruggiero e diretta al Sindaco di Anzio Luciano Bruschini.

“Certo è che questa riunificazione del centro destra Anziate, paragonata ai trascorsi politici che ben conosciamo, è alquanto anomala. Unico elemento che molto parzialmente ci unisce è la proposta del Sindaco Bruschini sulla persona che dovrà, nel prossimo futuro e sulla base di personali valutazioni, guidare la città: Candido De Angelis.

De Angelis, il cui curriculum lo pone al vertice della piramide delle probabilità di successo e che per una serie di altre valutazioni gli viene riconosciuta un’alta percentuale di riuscita affinchè la coalizione di centro destra possa, per larga maggioranza, presentarsi unita alla prossima consultazione elettorale. Sin qui il quadro politico non presenta particolari difetti che se pur presenti sono senza ombra di dubbio risolvibili o superabili.

Il sottoscritto però, a seguito di una serie di provvedimenti messi in atto dall’Amministrazione che… sottolineo … non da me condivisi, si posiziona in un contesto di forte criticità e dissenso nei riguardi delle iniziative di seguito elencate.

Inizio con “l’altalena” della più volte manipolata pianta organica.

Premesso che non ho nulla contro la persona ma contro il merito ed il metodo …”SI”, considerato anche il dubbio quadro normativo a cui ci si è affidati. L’impressione è che si sia del tutto ignorata l’ottica del contenimento della spesa, è mancata, secondo me, una corretta valutazione delle risorse umane già disponibili in pianta organica, è venuto meno quel pizzico di “buon senso”cercando altrove ciò che sicuramente e fuori da ogni dubbio è disponibile in casa propria.

Tale linea di condotta non ha permesso il rispetto di un criterio di economicità ma cosa ancor più grave, ha soffocato una rara possibilità di “incentivazione” del personale oggi in forza all’Ente che pur avendo titolo e merito si è vista sfumare una opportunità, se pur non definitiva, sicuramente  utile ad arricchire il proprio curriculum per occasioni future anche presso altre strutture.

Altra nota dolente che desta in me preoccupazione e sulla quale non si ha mai la possibilità di un approfondimento nonostante i mezzi messi a disposizione dal sistema normativo, è la ristrutturazione dell’ufficio tributi. Sembra non preoccupare  la criticità, più volte denunciata, della  gestione dei residui attivi che ormai hanno raggiunto già da tempo cifre importanti e non più prorogabili.

A tal proposito, dai banchi del consiglio si è più volte invitata l’Amministrazione affinchè affrontasse il problema, suggerendo in modo collaborativo e non espressamente critico, l’applicazione della formula adottata nel primo decennio degli anni duemila che, contrariamente a soluzioni fallite adottate da comuni limitrofi, ha prodotto un risultato significativo potenziando l’ufficio tributi con risorse di lavoro interinale.

Tale soluzione oltre al buon esito rappresentò anche una concreta  risposta alla dilagante disoccupazione e carenza di opportunità di lavoro per i più giovani.

Il pericolo che il sottoscritto intende scongiurare è che l’elevato onere raggiunto dall’Ente, porti l’Amministrazione a scegliere una soluzione di affidamento indiretto con agio sul recupero delle somme dovute, sottraendo un considerevole importo (qualche milione di euro) alle casse pubbliche oltre all’ opportunità di lavoro mancata, come sopra per l’appunto precisata  in modo  dettagliato e motivato.

Confrontarsi sul Piano Urbano Arenili di cui si sente parlare ma che  pochi o nessuno conosce… sembra leggere il Codice Da Vinci, avvolto, per tutti gli aspetti che l’argomento rappresenta, in un’ombra di mistero. Dall’esterno si ha l’impressione  si tratti di  una “cosa” privata e non di un atto pubblico importante che potrebbe anche cambiare ,nella sostanza,l’indirizzo ed il futuro della Città. Per questo argomento non resta che sperare a breve  in un sereno e costruttivo confronto partecipativo e non conclusivo.

Per il PRG …ci sono impegni pubblici mancati …vedi Sacida…

In tale area era stata proposta ed emendato dalla  minoranza,  per quanto possibile,  una  riduzione  delle aliquote applicate ai  terreni edificabili  bloccati di fatto nella loro finalità da difetti procedurali, accolta dalla maggioranza in prima istanza ma  ad oggi  disattesa.

Nel contempo si propone una variante al PRG per Anzio centro.

Variante importante del PRG, discussa molto superficialmente pur essendo argomento delicato e dagli aspetti normativi complessi. Quest’ultimo oltre già  ad  essere  un atto impegnativo  per la città e per  la sua storia urbanistica, richiede valutazioni e confronti i più ampi possibili, atti a stabilire la bontà e la  reale esigenza che la proposta vuole soddisfare, considerata anche l’area  interessata dai probabili interventi edilizi. Mi aspetto un approfondimento su tale iniziativa.

Per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti, si ribadisce,come più volte denunciato in sede consiliare che il mancato incentivo sulla raccolta differenziata produce disinteresse al di là di ogni azione repressiva o di deterrenza. Le percentuali di raccolta produttiva finalizzati a generare  un credito finanziario sono estremamente insignificanti al punto che non aiutano l’abbattimento della tariffa, almeno per i dati che ci vengono messi a disposizione. Questo sistema richiede un maggiore equilibrio gestionale e non è possibile un costante ricorso “all’emergenza“ in quanto ogni economia prodotta viene immediatamente inficiata. Il risultato: costante aumento del costo del servizio a danno dei contribuenti corretti. Si è giunti quindi all’improrogabile punto che i capitolati per l’espletamento di una gara per questo servizio, devono necessariamente inglobare i lavori accessori in piena trasparenza ed economicità. E questo è quanto mi auspico.

L’invito che formulo per la gestione della “Capo D’Anzio” è una revisione dell’assetto societario e dell’oggetto sociale che tenga conto del nuovo contesto Europeo e legislativo in cui oggi  si colloca la società. Cosciente che la città ha una disperata esigenza di  iniziativa imprenditoriale pertanto  un’opera come il “Porto” non può fallire per negligenza o mancata lungimiranza amministrativa. Il mio invito ed auspicio è che per questo argomento la città e la politica vada oltre ogni confine ideologico e di parte e che unita  vagli  un piano industriale e di investimenti che  permetta la realizzazione nel più breve tempo possibile di un’opera vitale per lo sviluppo del tessuto sociale del  territorio,che abbia la sua  massima concretezza in un contesto di totale trasparenza e rispetto dei diritti Costituzionali.

Per le poche occasioni di confronto che ci vengono prospettate, ho ritenuto doveroso e collaborativo far conoscere il mio pensiero ed il pensiero della parte politica che rappresento attraverso questa mia nota, con la speranza di avere comunque in buona fede contribuito a stimolare un ragionamento oltre l’asfissia di parte a solo ed esclusivo interesse del futuro della Città, dei suoi cittadini e delle future generazioni”.

Si rimane a disposizione per ogni eventuale altro  chiarimento

Cordiali Saluti.

In Fede
Eugenio Ruggiero