Si è tenuto nella giornata di ieri il vertice, rinviato nelle scorse settimane a causa di un disguido con la posta certificata (Pec), tra gli ormeggiatori delle cooperative neroniane e il Presidente della Capo d’Anzio Luigi D’Arpino. Gli ormeggiatori si sono scusati per non aver letto la Pec e aver disertato il vertice, poi è stato avviato il dialogo sul futuro delle coop a seguito della cessione delle aree del Porto dalla Regione alla Capo d’Anzio. “Credevo che gli ormeggiatori mi avrebbero presentato una loro proposta – spiega Luigi D’Arpino, invece sono venuti ad ascoltare. Al momento non mi sembrano convinti delle diverse opzioni che ho presentato loro. Infine, la proposta su cui in queste ore stanno ragionando, riguarda la concessione di un’area che per il momento non sarà interessata dai lavori in cui lavorare in qualità di service della Capo d’Anzio stessa e un piano di assunzione per il personale, da portare a compimento nell’arco di due anni”. Gli ormeggiatori dovranno esprimersi su questa proposta entro il prossimo 4 febbraio. “I tempi sono stretti – conclude D’Arpino – se non troveremo un accordo la Capo d’Anzio sarà obbligata a procedere con il suo percorso. Già dal 5 febbraio dovremo produrre tutti gli atti necessari alla riacquisizione delle aree in concessione. Anche perché – conclude – come ho spiegato anche agli ormeggiatori, se non lo facessi la società rischia dei richiami”.