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Testamento biologico, nuovo appello al Sindaco di Nettuno

E' il Movimento democratico e progressista di Anzio e Nettuno ad intervenire, per la seconda volta in pochi giorni, sul Biotestamento

Roberto Alicandri

E’ il Movimento democratico e progressista di Anzio e Nettuno ad intervenire, per la seconda volta in pochi giorni, sul Biotestamento, definito senza mezzi termini “una legge necessaria”. “In pochi giorni – scrive il delegato locale ed ex consigliere comunale Roberto Alicandri, da sempre sensibilissimo al tema dei diritti civili – i sindaci che hanno firmato l’appello per fare in modo che la legge sul testamento biologico, o fine vita, arrivi al più presto al voto in Senato, sono più che raddoppiati in tutta Italia, ma nonostante il nostro invito rivolto al sindaco di Nettuno, egli non ha risposto. A questo punto viene da chiedersi se egli ritenga semplicemente che si tratti di una legge di cui i cittadini non hanno bisogno (nonostante l’ultimo sondaggio dimostri come oltre il 70% degli italiani la ritenga giusta e necessaria) oppure peggio, che dato che l’invito è arrivato da un ex consigliere comunale e comunque da un altro partito politico che non sia il movimento grillino, il nostro sindaco non ci ritenga degni di neppure minima considerazione, visto che non si è degnato nemmeno di farci sapere come la pensa e se e quando avrebbe pensato di apporre la sua “sacra” firma in calce a questo appello. Sembrerebbe a questo punto utile rammentare al sindaco che egli lo è di tutta la cittadinanza, e quindi rispondere ad una istanza politica di libertà come la nostra sul biotestamento non solo sarebbe cortesia (ma questo ci interessa poco) ma soprattutto un importante segno che a lui non interessano solo i social network ma anche i veri diritti civili dei nettunesi del mondo reale. Rinnoviamo quindi questo appello anche alla luce di quanto avvenuto ieri in Consiglio Comunale che ha visto Casto e la quasi totalità dell’assise aderire alla proposta del consigliere Menghini di reagire allo spregio e alla viltà che dei sedicenti tifosi, in realtà semplicemente degli idioti ignoranti, hanno usato nei confronti di un simbolo della shoah come la giovane Anna Frank. Dato che l’amministrazione si è dimostrata così sensibile su questa importante iniziativa il sindaco Casto – conclude Alicandri – non perda l’occasione per contribuire alla battaglia civile sul testamento biologico”.