“Abbiamo appreso dai giornali locali che #CittàMetropolitana avrebbe indetto la seconda conferenza dei servizi dell’impianto Ecotransport per il 3 novembre. Sempre via stampa apprendiamo che il Comune avrebbe fatto richiesta di spostare la Conferenza di 60 giorni per permettere lo studio del progetto”. Lo scrivono in una nota stampa dal Comitato No Biogas di Anzio.
“Non avendo noi Comitato Anzio No Biogas ricevuto alcuna comunicazione ufficiale – aggiungono – e non avendo contatti informali con l’amministrazione comunale, abbiamo provveduto a contattare l’ufficio di competenza in Provincia. Ci è stato risposto che sì, la conferenza dei servizi è prevista per il 3 novembre, che ci avrebbero contattato nella giornata di domani, e che ad ora non risulta alcuna richiesta da parte del comune di rinvio. Insomma, anche in questo caso le Istituzioni se ne fregano di chi rappresenta i cittadini, dei portatori di interesse che a norma di #legge, hanno il #diritto di poter avanzare osservazioni ai progetti in sede di conferenza. E hanno il diritto di potersi preparare in tempi decenti.
Abbiamo dunque provveduto a richiedere noi, rinvio della Conferenza Servizi. Ancora una volta viene a delinearsi un atteggiamento di assoluta accondiscendenza verso i proponenti #privati, a discapito degli interessi pubblici, difesi e salvaguardati dagli stessi #cittadini. Ancora una volta, come già successo in Regione, si fa di tutto per mortificare, sminuire, ostacolare quello che è il lavoro di una comunità a difesa e salvaguardia della stessa.
Siamo stanchi di questi atteggiamenti irrispettosi degli #EntiPubblici nei confronti dei #Comitati.
A partire dal #ComunediAnzio, che alla comunicazione della data, avrebbe dovuto sincerarsi che Tutti i Comitati fossero stati informati in maniera ufficiale. E non ufficiosa a chi pare a loro.
Passando dalla #Regione che accondiscende al volere dei privati anticipando la data del rinvio e consente agli stessi atteggiamenti di spregio e di supponenza verso i rappresentanti dei territori che dovrebbero ospitare le loro attività, e finendo ad Area Metropolitana, assolutamente manchevole di comunicazione e considerazione. Che viviamo in un paese dove il rispetto è la volontà del cittadino è messo sotto i piedi da istituzioni, enti, amministrazioni e baracconi burocratici è ormai questione che tocchiamo con mano tutti i giorni. E francamente non è più tollerabile. Provvederemo a segnalare a chi di dovere questi veri e propri soprusi”.