Home Politica Alicandri: “Biotestamento, nell’Appello dei Sindaci manca solo Casto”

Alicandri: “Biotestamento, nell’Appello dei Sindaci manca solo Casto”

E' Roberto Alicandri, ex consigliere comunale a Nettuno ed esponente del Movimento progressista

E’ Roberto Alicandri, ex consigliere comunale a Nettuno ed esponente del Movimento progressista a dire la sua sulla legge, che definisce “necessaria”, del biotestamento.

“Dopo l’appello dei quattro senatori a vita Carlo Rubbia, Elena Cattaneo, Renzo Piano e Mario Monti – scrive Alicandri, tar i primi ad impegnare per i diritti civili nel territorio di Nettuno – con una lettera-manifesto intitolata “La dignità della vita ferma in Parlamento”, ventisette primi cittadini italiani di tutti gli orientamenti politici – dalla sindaca di Roma Virginia Raggi al sindaco di Milano Giuseppe Sala, da Luigi de Magistris all’Appendino a Pizzarotti a Leoluca Orlando – scendono virtualmente in piazza, con una firma sotto un documento, per spingere il passaggio immediato del Biotestamento in aula.

La legge sul Biotestamento, il provvedimento che riconosce il diritto all’autodeterminazione del fine vita e che consente, tra l’altro, di rifiutare le terapie, comprese nutrizione e idratazione artificiali, vieta l’accanimento terapeutico ma, insieme, prevede l’obiezione di coscienza per i medici che non vogliono staccare ‘la spina’, era stata approvata lo scorso aprile alla Camera, con 326 voti favorevoli, 37 contrari e solo 4 astenuti e scene di giubilo anche tra esponenti di partiti avversari. Poi però le sabbie mobili del Senato, col diluvio di emendamenti presentati da Lega, Forza Italia e i centristi di Alleanza popolare.

L’appello dei Sindaci

Questo il testo dell’appello dei sindaci: Noi sindaci sottoscritti, per scongiurare un nuovo passaggio alla Camera che ne impedirebbe nei fatti l’approvazione definitiva, chiediamo che il Disegno di Legge sul “consenso informato e le disposizioni anticipate di trattamento” sia trasmesso in Aula per il voto senza ulteriori modificazioni, al fine di non lasciare senza risposta le attese e le speranze di tanti cittadini. Ebbene nella lista dei sindaci che finora hanno firmato ci sono tutti i sindaci che i cinquestelle hanno eletto nelle grandi città del Lazio, ne manca solo una, quella di Angelo Casto, speriamo sia stata solo una dimenticanza perchè sarebbe davvero triste – conclude Alicandri – vedere la nostra città tornare indietro nel valorizzazione dei diritti civili dopo che negli ultimi anni Nettuno ha dimostrato di essere al passo coi tempi nei temi quali il testamento biologico e le unioni civili, che ben prima di quanto accaduto nel parlamento italiano sono state trattate dal consiglio comunale nettunese”.