Home Politica Accordo sul salario accessorio a Nettuno, è polemica tra Rsu e Cisl

Accordo sul salario accessorio a Nettuno, è polemica tra Rsu e Cisl

"Nei giorni scorsi si è avuto notizia tramite il sito del giornale locale “Il Clandestino” del 16 ottobre del comunicato sindacale a firma della CISL FP Roma Capitale - Rieti

Il Comune di Nettuno

“Nei giorni scorsi si è avuto notizia tramite il sito del giornale locale “Il Clandestino” del 16 ottobre del comunicato sindacale a firma della CISL FP Roma Capitale – Rieti in merito all’avvenuto accordo definitivo al Comune di Nettuno per la ripartizione del fondo salario accessorio 2017″.  Lo scrivono in un comunicato stampa i rappresentanti della Rsu del Comune di Nettuno.

“Nel merito della nota vengano affermate frasi e circostanze non veritiere, per cui come RSU del Comune di Nettuno sentiamo di dover precisarne i contenuti e portare elementi di chiarezza necessari per una informazione corretta e completa ai lavoratori. Dalla lettura del comunicato della CISL FP viene sostenuto che la RSU avrebbe concordato e quindi accettato, un percorso di valorizzazione e di crescita del personale mediante l’istituto delle progressioni orizzontali nel triennio 2017-2018-2019 e che solo grazie all’intervento della CISL FP si è convenuto per una soluzione più vantaggiosa per i dipendenti del Comune. Cosa del tutto falsa. La CISL dovrebbe ricordare bene che la RSU del Comune di Nettuno ha sempre sostenuto che le risorse , pari a € 60.000 per le progressioni orizzontali già concordate e finanziate per il 2016, per ovvie ragioni di carattere tecno—amministrative sono slittate nel 2017 per la mancata approvazione delle graduatorie al 31.12.2016, e non ci risulta, e non abbiamo mai affermato che, tale percorso di riqualificazione, trovava naturale completamento entro il 2019. La CISL dovrebbe ricordare bene che il finanziamento delle progressioni economiche orizzontali era già previsto nell’accordo del 2016, come abbiamo sopra detto, e non si è realizzato per via del mancato rispetto dell’accordo nei termini contrattuali, per cui le responsabilità di tale ritardo vanno attribuite esclusivamente alla parte pubblica. La CISL nella penultima delegazione trattante ha proposto alla parte pubblica un piano triennale a partire dal 2017 per il completamento delle progressioni orizzontali per i dipendenti del Comune di Nettuno che poteva realizzarsi nel triennio 2017-2018-2019. Riteniamo tuttavia che l’accordo raggiunto e sottoscritto anche dalla FPCGIL dalla UIL FPL e dal DICCAP e dalla RSU del Comune di Nettuno è stato certamente sofferto e ci dispiace che la CISL FP non ha condiviso il percorso che ha visto le sigle sindacali e tutti i lavoratori del Comune di Nettuno a conciliare presso la Prefettura di Roma i propri diritti contrattuali. Ci domandiamo dove era la CISL il quel percorso.

Quali sono le motivazioni che l’hanno portata a dissociarsi dallo stato di agitazione nonostante l’assemblea dei lavoratori ha approvato all’unanimità la dichiarazione dello stato di agitazione del personale dipendente e successivamente conciliare presso la Prefettura di Roma i propri diritti. La CISL si è dissociata unilateralmente dal percorso unitario e si è attribuita tutti i meriti dell’accordo, come enfatizzato nella nota sindacale, e questo fatto risulta francamente inaccettabile. Se i dipendenti del Comune di Nettuno hanno accettato l’accordo è esclusivamente il frutto della lotta dei lavoratori e del proprio agire sindacale con il pieno sostegno delle sigle sindacali FPCGIL – UIL FP – DICCAP territoriali. Abbiamo sempre perseguito nei confronti tra le parti in delegazione trattante gli interessi generali e non di parte e continueremo a farlo nonostante le difficoltà incontrate in questo percorso”.