Una crisi che di fatto non è una crisi quella in corso al Comune di Anzio. Gli assessori dimissionari, con la loro mossa che si fa fatica a non vedere concordata, hanno testimoniato la propria fiducia nei confronti del primo cittadino e della candidatura di Candido De Angelis alla guida del centrodestra nelle prossime elezioni e posto le condizioni per creare la squadra che arriverà al voto. Fuori dal quadro (e dalla prossima giunta) l’assessore Roberta Cafà che con una nota stampa ha fatto presente di non condividere questo percorso. Una scelta che la porta lontana anche da Forza Italia, che ne ha subito chiesto le dimissioni. Ma il vero nodo della vicenda è il ruolo dell’Assessore Patrizio Placidi con cui in queste ore si dovrà arrivare a fare chiarezza. Secondo i soliti bene informati a chiedere la testa di Placidi sono diversi suoi colleghi di Giunta e anche molti consiglieri, grazie a dissidi e rapporti incrinati da tempo. L’assessore sarebbe pronto a farsi da parte in questo momento in vista di un prossimo impegno in Regione, ma la questione è tutta da chiarire. Se non si dovesse trovare una quadra la frattura sarebbe inevitabile e se Placidi sembra pronto a scendere in campo con la sua Lista, anche lui dovrà farlo lontano dalla giunta che nei prossimi giorni verrà nominata (non è detto che i cinque dimissionari verranno tutti riconfermati, ma sembra certo almeno un nuovo ingresso, il Sindaco nei prossimi giorni e senza fretta incontrerà tutte le componenti dell’alleanza di centrodestra per fare le sue valutazioni).
Tutte le fasi di questo percorso sono seguite direttamente sia dal Sindaco Bruschini, che sul percorso da seguire ha le idee chiarissime, sia dal candidato in pectore Candido De Angelis. Insieme stanno portando avanti un percorso che sembra destinato a delineare la squadra di Fedelissimi che si presenterà alle urne nel 2018 e che, in caso di vittoria, sarà quello che porterà avanti l’Amministrazione di Anzio per il quinquennio successivo. Una cosa è certa, nelle stanze di Villa Sarsina oggi non ci sono tensioni, ma la messa a punto di un progetto che non lascia spazio a capricci e dissidi. O si è dentro o fuori.